SULMONA Stop alle otto corse straordinarie di Arpa. Lo hanno annunciato i dipendenti dell’azienda regionale a fronte della grave crisi che ha colpito il settore dei trasporti. A pagarne le conseguenze, una vola che partirà lo stato di agitazione, studenti e lavoratori del comprensorio che non avranno più a disposizione i servizi per raggiungere il capoluogo peligno. L’Arpa, a detta dei lavoratori, non è più in grado di dare certezze ne ai dipendenti tantomeno ai viaggiatori. Il bilancio in passivo dell’azienda regionale sta mettendo a dura prova il trasporto su gomma e se non si agirà in tempo con un piano di risanamento non si arriverà al prossimo autunno. A non subire disagi, almeno dalle dichiarazioni in seno all’assemblea, le corse per Roma che per Arpa rappresentano un introito. «Siamo preoccupati - ha precisato Domenico Bottino - il bilancio in passivo dell’azienda ci fa tremare e speriamo che presto vengano presi i dovuti provvedimenti». L’ansia per le notizie arrivate sembra aver colpito in toto i 60 lavoratori sulmonesi sui 970 d’Abruzzo che rischiano di non vedere i prossimi stipendi. «Siamo dell’avviso che la Regione debba agire a sostegno del nostro lavoro - ha dichiarato Luigi Silveri -. La questione sta diventando sempre più complicata e noi dobbiamo pensare al benessere delle nostre famiglie». I dipendenti della sede di via Lamaccio dicono a chiare lettere di stare dalla parte dei viaggiatori e chiedono da subito comprensione per le procedure che saranno intraprese prossimamente. «Siamo a disposizione per qualsiasi tipo di confronto - afferma Ermanno Giandonato - ma l’azienda deve chiarire la sua posizione». Se gli autisti Arpa bloccheranno le corse straordinarie si paralizzerà il 27% del servizio. «L’azienda deve essere rilanciata - dice Giovanni Di Lucente - e per fare questo ci vuole l’impegno di tutti». I lavoratori chiedono la massima attenzione ed è stato Andrea Cellitti nel suo intervento a precisare: «Per la mole di lavoro c’è bisogno che tutti i contratti part time vengano trasformati in full time oltre a nuove assunzioni». Il rischio che si profila all’orizzonte è la "paralisi" dei trasporti che penalizzerebbe i viaggiatori. «La Regione più volte ha annunciato la privatizzazione di Arpa - ha concluso Carlo Balassone - ma ad oggi ancora un nulla di fatto. Noi abbiamo bisogno di atti concreti altrimenti si rischia davvero un blocco a livello regionale».