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Pescara, 24/11/2024
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Data: 17/04/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Il Tar riapre Corso Vittorio alle auto. Confcommercio vince il ricorso, il Comune va al Consiglio di Stato. Stravolti i percorsi dei bus, linee Gtm dirottate, pullman che perdono mezz’ora nel traffico caotico solo per andare dalla stazione al Comune

Corso Vittorio Emanuele deve riaprire al traffico non appena saranno finiti i lavori. Lo stabilisce la sentenza del Tar che ha accolto il ricorso della Confcommercio curato dall’avvocato Angelo Tenaglia (unificato a un altro presentato da due commercianti): la giunta non aveva facoltà di trasformare in un viale carrabile la bretella interna a un parcheggio a pagamento senza aver prima approvato un piano attuativo nel rispetto di Prg, facoltà invece propria del consiglio comunale. L’aver proceduto con due atti distinti - uno per i lavori al Corso e l’altro per la bretella sull’area di risulta - ha indotto in errore il Consiglio di Stato che aveva ribaltato il giudizio del Tar sulla sospensiva ottenuta dai commercianti. «I lavori sono finiti» aveva detto il Comune e i giudici non hanno ritenuto di dover bloccare l’opera. In verità erano finiti i lavori per bretella e rotatoria, non quelli sul Corso, neppure iniziati. Situazione che i giudici del Tar hanno ben compreso affrontando la questione nel merito, da qui la sentenza indigesta per il sindaco Mascia e per il suo vice Fiorilli che hanno annunciato di volerla impugnare al Consiglio di Stato.
Esultano i commercianti del Corso che in queste settimane hanno visto azzerato l’afflusso di clienti già limitato dalla crisi e che, armati di cartelli, hanno manifestato alla rotatoria tra via Teramo e via De Gasperi: «E’ stata la consapevolezza di protestare giustamente che ci ha spinto tutti i giorni, sotto il sole o la pioggia battente, a volte in tanti a volte in pochi, ad andare avanti nonostante con disprezzo alcuni ci abbiano additati come 4 gatti isolati» hanno commentato. Soddisfazione condivisa dal presidente di Confcommercio, Ezio Ardizzi, e dal direttore Walter Recinella, promotori del ricorso. Sul piano politico gioisce l’opposizione. L’impressione, tuttavia, è che nella sostanza non cambierà nulla.
L’amministrazione comunale ha sempre negato di voler chiudere corso Vittorio al traffico: «E’ solo un’opera di riqualificazione». Gli stessi giudici del Tar hanno disposto in sentenza che si dovrà attendere il completamento dei lavori prima di restituire la bretella illegittima alla viabilità interna al parcheggio. A quel punto corso Vittorio verrà riaperto al traffico, sebbene ridotto a una strettoia in cui dovranno confluire auto private, bus e anche il Filò, con perdita di svariati posti auto per la sosta.
Restano agli atti le settimane di disagi che i pescaresi e soprattutto i commercianti sopportano da settimane. Stravolti i percorsi dei bus, linee Gtm dirottate, pullman che perdono mezz’ora nel traffico caotico solo per andare dalla stazione al Comune prima di imboccare l’asse attrezzato. Per sapere come la pensano i pescaresi non resta che attendere l’esito delle elezioni.

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