TERAMO L'annuncio della candidatura a sindaco di Berardo Rabbuffo innesca la reazione di Marco Tancredi. Il consigliere comunale ricandidato dal Nuovo centrodestra, presidente della commissione cultura, sferza l'ex collega di coalizione che si schiera come antagonista del primo cittadino uscente Maurizio Brucchi. «Dopo essere entrato in consiglio regionale beneficiando di un posto nel listino, senza sostenere quindi l'onere di una campagna elettorale, ha subito dopo abbandonato la maggioranza che avrebbe dovuto sostenere, per formare un gruppo autonomo con Fli di Fini, esperienza che tutti sappiamo quale epilogo abbia avuto», sottolinea Tancredi, «questo gli ha permesso di avere la carica di capogruppo con un'indennità aggiuntiva a quella di consigliere». Secondo lui Rabbuffo, di cui ricorda l'estrazione di destra, si autocandida a sindaco perché non è riuscito a trovare una sponda nel Pd e dunque gioca l'unica carta che gli resta per avere un posto in Comune. «Invece di criticare l'attività svolta dall'amministrazione Brucchi», insiste Tancredi, «ci dovrebbe dire cosa è riuscito a realizzare lui per Teramo ma soprattutto per l'Abruzzo». Immediata la reazione di Rabbuffo, secondo cui Tancredi da «giovane virgulto» di Forza Italia sia approdato, dopo la condanna di Silvio Berlusconi, al Nuovo centrodestra, partito «che si allea con Renzi e la sinistra, che fonde il proprio simbolo con quello di Casini». Secondo il candidato sindaco, il consigliere dell'Ndc è in cerca di visibilità e di un interlocutore «ma nella vita il confronto ha bisogno di meriti e di autorevolezza». Rabbuffo sottolinea che Tancredi è stato usato «come ariete o bravo di manzoniana memoria» nel tentativo di accendere una «rissa da quartierino» e rispedisce al mittente l'accusa d'inefficienza. «Piuttosto che interrogarsi sull’operato di altri, perché non rende edotti i nostri concittadini della sua attività in consiglio comunale», contrattacca, «dal momento che in cinque anni forse quello rivolto a me è stato il primo suo comunicato stampa?». Rabbuffo fa anche riferimento al possibile futuro incarico del consigliere. «La mia non può essere una nota di risposta a Marco Tancredi», conclude, «ma solo un tenero saluto all'assessore in pectore della cultura teramana e alla sua strenua difesa di un'identità da ipogeo».