MONTESILVANO Antonio Di Berardino, 47 anni, laurea in Scienze politiche, vicesindaco con Gallerati, sarà il candidato sindaco del centrosinistra a Montesilvano. «Diciamo che per ora sono a disposizione della coalizione - commenta lui - che dovrà ancora ufficializzare la mia candidatura. Comunque non nascondo la soddisfazione di essere stato prescelto e quindi di essere utile al Pd e agli alleati». La convergenza sul suo nome è giunta al termine di una estenuante seduta notturna, durante la quale, mostrando senso di responsabilità, sia l’ex sindaco Attilio Di Mattia, sia l’ex vice Lino Ruggero hanno fatto un passo indietro. «Pacta servanda sunt, i patti vanno rispettati» ha commentato Di Mattia che con le sue 4 liste di appoggio, si è dichiarato pronto a sostenere Di Berardino e ad evitare così un drammatico sfaldamento della coalizione di centrosinistra.
Fino a pochi giorni fa infatti questo rischio era nell’aria, per via dei contrasti interni e dei personalismi degli interessati; un gioco al suicidio a tutto vantaggio del centrodestra già compattatosi attorno a Francesco Maragno. «Stiamo lavorando ad una coalizione di centro sinistra forte e ricca di progettualità - scrive in una nota Francesca Ciafardini segretaria regionale del Pd - e buona parte del merito è da ascrivere a Di Mattia, che ha favorito con il suo atteggiamento responsabile la massima coesione all’interno del Pd». A sostenere la coalizione ci sarà anche Sel, che in un primo momento aveva sostenuto la candidatura dell’ex sindaco Di Mattia, unico capace di rilanciare la città e di portare avanti l’operazione verità.
Ma nel quadro politico di Montesilvano, oltre al gruppo di centrodestra, troviamo anche il Movimento 5 stelle con il candidato sindaco Manuel Anelli, la neonata lista L’altra Montesilvano di Andrea Agostini e ben 7 liste civiche a sostegno di Di Berardino. Dal canto suo M5S è convinto di raddoppiare la percentuale dei voti e di entrare in consiglio almeno con due-tre consiglieri. Voteranno la lista di Grillo quanti intendono protestare e rifuggono dai partiti tradizionali. L’Altra Montesilvano infine pone come condizione vincolante una svolta radicale nel predisporre le liste, tutte all’insegna della moralità assoluta, quindi no ai vecchi politici.