Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.948



Data: 18/04/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Aeroporto, i soci si tirano fuori. Tagli nelle quote della società di gestione in vista della ricapitalizzazione. E la Regione paga

PESCARA Si appresta a vivere una vera e propria rivoluzione la Saga, società che gestisce l'Aeroporto d'Abruzzo, con la composizione destinata a cambiare drasticamente nelle prossime settimane, divenendo sempre più pubblica, per via della ricapitalizzazione. Lo scalo aereo a febbraio scorso si è salvato in extremis, proprio grazie ai contributi pubblici, dopo l'impugnativa, da parte del governo Letta, della norma con cui la Regione avrebbe dovuto finanziare il piano marketing. E' la seconda volta in quattro anni che viene percorsa la strada della ricapitalizzazione per salvare l'aeroporto: lo stesso metodo era stato adottato nel 2010, in quanto la Regione, in seguito all'emergenza terremoto del 2009, non aveva erogato le risorse del piano marketing. Socio di maggioranza della Saga è la Regione, con oltre il 42% delle quote, ma a detenere quote societarie ci sono anche il Comune di Pescara (9,65%), la Caripe (11,99%) e le quattro Camere di commercio (insieme detengono il 30% circa delle quote), oltre ad altri enti pubblici (Comune di Chieti, Provincia di Pescara) e soggetti privati, fra cui Casse di risparmio, associazioni di categoria e aziende, come Arpa, BluSerena e Cna (tutte con percentuali al di sotto dell'1%). Ora i soci hanno tempo fino al 24 aprile - cioè trenta giorni dalla ricezione della comunicazione inviata dalla Saga in seguito all'assemblea - per decidere il da farsi e come comportarsi. Ad oggi è certo che il Comune di Pescara, come stabilito nel corso dell'ultimo consiglio comunale, lo scorso 9 aprile, parteciperà alla ricapitalizzazione con una quota simbolica, pari a circa 10mila euro, rispetto ai 576mila euro previsti. Anche la Camera di Commercio di Pescara verserà poco più di 10mila euro, rispetto ai circa 730mila previsti. Stessa cosa dovrebbero fare gli altri tre enti camerali, che verseranno una quota simbolica di circa 10mila euro. La Provincia di Pescara, che non ha ancora approvato il bilancio, non ha deciso il da farsi. La questione, tra l'altro, si ricollega all'incerto futuro degli enti provinciali, ma il presidente Guerino Testa ha più volte ribadito che «bisogna fare il possibile per salvaguardare l'aeroporto, volano dello sviluppo dell'Abruzzo». Poco chiara la posizione della Caripe, anche in considerazione della situazione in cui versa. In ogni caso, la Cassa di risparmio fa parte del cda della Saga e, di conseguenza, è presumibile che versi una quota simbolica per restare in società. A queste condizioni, le quote regionali, dal 42%, possono arrivare a superare il 90 per cento. La Regione, infatti, in base a quanto stabilito dal consiglio regionale, «concorre alla ricostituzione del capitale sociale della Saga per l'importo massimo di 2.539.000 euro». A questa somma vanno aggiunte le risorse per "l'esercizio del diritto di prelazione fino all’importo massimo di 3.433.000 euro", per un totale quindi di circa 6 milioni di euro. Una cosa è certa: chi non partecipa alla ricapitalizzazione è fuori. «Il capitale è stato totalmente azzerato», spiega infatti il presidente della Saga, Lucio Laureti, «quindi chi era socio si ritrova solo dei diritti di opzione per la nuova ricapitalizzazione. La Regione ha già stanziato risorse per optare tutti i diritti inoptati». «Essendo una società sempre più pubblica», aggiunge il presidente guardando in prospettiva, «avremo delle procedure diverse da seguire e sempre più pubbliche, ad esempio per quanto riguarda i rapporti con i fornitori. Nel frattempo ci sono le nuove linee-guida europee sugli aiuti di Stato (la norma relativa al piano marketing era stata impugnata proprio perché rientrava nel complesso ambito degli aiuti di stato, ndc) e noi stiamo elaborando un piano industriale quinquennale che presenteremo al nuovo presidente della Regione, dopo le elezioni. L'iter per la realizzazione di tale strumento è già partito. Se il governatore lo farà proprio», osserva Laureti, «l'aeroporto vivrà cinque anni di stabilità». Nel frattempo lo scalo abruzzese sta andando bene in vista dell’estate: i dati parlano di duemila passeggeri in più nei primi tre mesi di quest'anno rispetto al 2013. A giugno, inoltre, partirà il tanto atteso collegamento charter Pescara-Mosca.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it