ROMA L’utile 2013 da 460 milioni, in crescita del 20,7%, e l’Ebitda record per oltre 2 miliardi (contro gli 1,9 miliardi dell’anno scorso) dicono tutto dell’eredità che lascia Mauro Moretti alle Fs. Non sarà facile per chi prenderà il testimone fare meglio. Ma se, come sembra, sarà Michele Mario Elia a continuare la missione in una società già risanata, le probabilità di riuscita nella missione sono alte, visto che l’amministratore delegato di Rfi lavora da 38 anni nelle Ferrovie, da 12 alla guida di Rfi, la maggior parte (8 anni) passati proprio a fianco di Moretti. Insomma, la scelta «della continuità» dovrebbe finire per avere la meglio anche nel caso Fs, sebbene negli ultimi giorni sia spuntato un nome nuovo a contendere la poltrona a Elia: si tratta del presidente e direttore generale dell’Atm, Bruno Rota, il manager che in poco di due anni ha risanato la società che gestisce il trasporto pubblico dell’area milanese (il 10% del totale nazionale).
Intanto Elia prova a giocare la carta dell’ironia per glissare sull’argomento a margine di un incontro con la Regione Liguria: «Se dovessi decidere io direi di no. E se devono decidere altri chiedetelo agli altri, non lo so, in questi casi si risponde no comment». Chiunque andrà al timone partirà comunque da un bilancio record, che parla di investimenti fatti per circa 3,9 miliardi, dei quali almeno 1,6 miliardi autofinanziati. Ma il successore di Moretti dovrà prendere in mano anche il piano industriale appena approvato, con circa 24 miliardi di investimenti tra il 2014 e il 2017, di cui 8,5 miliardi in autofinanziamento (6,4 destinati ai treni, di cui 3 al trasporto regionale e alle tecnologie a servizio del business).
La crescita registrata nel 2013, spiega una nota diffusa del gruppo, deriva in parte dall’incremento dei ricavi operativi, saliti ad oltre 8,3 miliardi (+1,2% sul dato 2012), e in parte dalla diminuzione dei costi operativi (6,3 miliardi, -0,2% rispetto al dato precedente). In particolare i ricavi delle vendite e delle prestazioni registrano un incremento di 86 milioni (+1,1%).
La parte del leone spetta però a Trenitalia che, nonostante la crisi e la concorrenza di Ntv, registra un utile di 181 milioni, trascinato da un mol che si conferma vicino a 1,4 miliardi e un ebitda margin al 25%. I ricavi da servizi di trasporto (5,1 miliardi) crescono dello 0,3% rispetto al 2012. Quanto a Rfi, la società guidata da Elia contribuisce ai conti del gruppo con un risultato di 270 milioni. Sui livelli del 2012 i ricavi operativi per Rfi (2.676 milioni, con una crescita dello 0,5%), mentre i costi scendono del 5,6%.