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Pescara, 24/11/2024
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Data: 18/04/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Mascia ha meritato la ricandidatura». L’onorevole Matteoli a Pescara per sostenere il sindaco uscente

«Tra Forza Italia e Ncd non c’è nessun bluff, c’è uno scontro tra due persone meritevoli della candidatura a sindaco. Il bluff è dato semmai dalla fortuna di avere a Pescara due persone di qualità». Ha voluto dedicare una giornata all’Abruzzo, l’onorevole Altero Matteoli, ed ha scelto di fare tappa a Pescara per sostenere Luigi Albore Mascia, il candidato che lui ha strenuamente difeso, al tavolo di coordinamento elettorale nazionale, dagli assalti ci un Ncd che ha cercato in tutti i modi di far cadere la scelta su Guerino Testa, in nome dell’alleanza. Andranno separati, partiti e candidati. «Il principio di ricandidare gli uscenti ha determinato la scelta - ha spiegato l’ex ministro -. Vale per tutti i sindaci e anche per Mascia, che in questi cinque anni ha lavorato bene, per altro nel peggior periodo di crisi, e ha portato a termine il mandato senza incappare in nessun problema. Gli va fatto un monumento per ciò che ha saputo fare» ha aggiunto Matteoli. «Il discorso vale anche per Chiodi, che da presidente della Regione ha affrontato la tragedia dell’Aquila».
Affollata la piccola sala riunioni della sede del partito a piazza Salotto: al tavolo con Matteoli e Mascia c’erano il coordinatore provinciale Petrocco e l’assessore Seccia. Ad ascoltarli il senatore Razzi, l’assessore regionale Giuliante, gli assessori comunali Cerolini, Flippello e Del Trecco, il consigliere comunale Berghella, il consigliere regionale Chiavaroli, l’ingessato consigliere provinciale Savini per citarne alcuni. Hanno disertato l’incontro quelli che a Matteoli contestano di non aver ascoltato la base pescarese del partito che insisteva per convergere sul candidato sindaco unico, cioè Testa. «Spero che il ballottaggio non serva, ma nel caso credo non ci siano problemi a ritrovare l’alleanza, del resto per la corsa alla Regione siamo già tutti uniti» ha detto l’onorevole.
La ritrovata agibilità politica di Berlusconi tiene alto il morale del partito. «Berlusconi non farà comizi ma sarà in tivù - ha detto Matteoli -. Ha subito un torto insopportabile eppure è lui a darci la carica, persino Putin ha elogiato il suo impegno per l’Europa citandolo in un discorso di quattro ore». Non crede alla crisi di Forza Italia, Matteoli, «la nostra macchina corre più di prima» e ha citato le elezioni in Sardegna: «Dicono che lì abbiamo perso, in verità il centrodestra ha retto ma ha pagato il voto disgiunto, il candidato presidente non attraeva consensi». Esattamente lo scenario che potrebbe riproporsi a Pescara se il voto disgiunto di centrodestra dovesse premiare Testa più di Mascia, rischio che Matteoli non teme: «L’equivoco nasce da un partito di governo che dice di voler ricompattare i moderati: una scelta Ncd dovrà farla».

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