PESCARA Tour abruzzese per Altero Matteoli, responsabile di Forza Italia per le alleanze elettorali. L’ex ministro dei Trasporti viene ricevuto a Pescara dall’aquilano Guido Liris, vice presidente regionale del partito. Presenti il sindaco uscente Luigi Albore Mascia, l’assessore comunale Eugenio Seccia, il senatore Antonio Razzi, il consigliere regionale Riccardo Chiavaroli e l’assessore regionale Gianfranco Giuliante, impegnato in continui ammiccamenti con lo stesso Liris. Assente il coordinatore regionale Nazario Pagano, per impegni legati alla presentazione delle liste in vista delle europee. La riflessione di Matteoli, fin dall’inizio, scivola sul problematico rapporto con gli alleati del Nuovo Centrodestra e sul derby pescarese tra Albore Mascia e Guerino Testa. «Non è in atto alcun bluff, nella corsa a sindaco di Pescara – assicura il dirigente nazionale di Forza Italia – Ve lo dice un giocatore di poker, che ha partecipato alla formazione di tutte le liste elettorali fin dal 1994». Secondo Matteoli,«siamo in presenza di uno scontro tra due persone di qualità, entrambe meritevoli di essere candidate». Forza Italia, tuttavia, ha compiuto delle scelte chiare in vista delle amministrative. «Abbiamo stabilito che tutti i sindaci uscenti, che hanno fatto bene per cinque anni, fossero ricandidati – spiega il responsabile di Forza Italia per le alleanze elettorali – D’altronde non c’era alcun motivo di mettere da parte Mascia, che ha governato nel periodo peggiore a partire dal dopoguerra, con poche risorse e senza incappare in particolari problemi». Matteoli si augura che Mascia riesca ad imporsi già al primo turno. «Ma se così non dovesse essere e si rendesse necessario il ballottaggio – rimarca – sono certo che al secondo turno ci ricompatteremmo con gli amici del Nuovo Centrodestra». Le fibrillazioni, però, ci sono state e continuano ad esserci: «Ncd è vittima di un equivoco di fondo, che prima o poi dovrà risolvere, dal momento che è al governo con la sinistra, ma continua a sostenere di essere intenzionata a ricompattare l’area moderata». In un contesto così fluido e indefinito, esiste il rischio che in Abruzzo si verifichi qualche imboscata? «Non penso, anche se tutto può accadere – allarga le braccia Matteoli – Al tavolo nazionale ho trattato con Schifani e ci siamo trovati d’accordo su molti punti». L’Abruzzo rappresenta un test significativo per il centrodestra, sia in riferimento alle regionali che nell’ottica delle amministrative: «Pescara è una città che gioca un ruolo di rilievo sull’Adriatico e l’Abruzzo è una regione importante. Il governatore Chiodi, appena eletto, è stato costretto a fare fronte alla catastrofe del terremoto. Eppure, proprio come il sindaco Mascia, è riuscito a superare le difficoltà e ad arrivare al termine della legislatura» A Matteoli non crede che le limitazioni alla libertà di Silvio Berlusconi, possano produrre ripercussioni negative sul voto. «Un mese e mezzo fa esisteva il rischio di uno sfaldamento – osserva l’ex ministro – ma negli ultimi giorni Berlusconi è tornato a caricarsi, mostrando grande determinazione ed energia. Non potrà fare comizi – nota Matteoli – ma andrà in televisione e ancora una volta ci darà una grossa mano». Prima di fermarsi a Pescara, Matteoli ha fatto tappa a Sulmona, Pratola Peligna e Avezzano, mentre in serata ha concluso il suo tour a L’Aquila.