PESCARA E il fioretto lasciò il posto alla sciabola. Stop ai lavori della filovia fin quando non si sarà pronunciato il Tar, il 19 giugno, e ripristino del mercato del mercoledì sulla strada parco. Si infiamma la competizione elettorale a Pescara, con Luigi Albore Mascia che dichiara apertamente guerra a Guerino Testa, suo diretto competitor nel centrodestra. Il sindaco uscente ha fatto ieri le sue mosse scrivendo una lettera mirata a colpire Michele Russo, spin doctor del candidato sindaco Ncd ma anche e soprattutto presidente della Gtm, società che segue l’appalto del Filò; non contento, Mascia ha inquadrato nel mirino anche Giovanni Santilli, l’ex assessore al commercio passato ora nella squadra di Guerino, ordinando il ritorno del mercato sull’ex tracciato. Uno schiaffo in faccia doloroso come un guanto di sfida. Immediata l’esultanza dei residenti e del comitato a difesa della strada parco, grande la soddisfazione di associazioni come Wwf e Carrozzine Determinate per questa decisione presa dal capo dell’amministrazione di Pescara. Dice Loredana Di Paola, Wwf Abruzzo: «Consideriamo ragionevole la scelta del sindaco Mascia di bloccare la stesura dei cavi della filovia ed aspettare la decisione del Tar, così come quella di riportare il mercato sulla strada parco, inesplicabilmente trasferito più di un anno fa».
Nella nota di commento, Loredana Di Paola auspica, «aldilà della decisione del Tar, che ci possa essere in futuro, da parte delle Amministrazioni di Pescara e Montesilvano, la possibilità di ragionare assieme alla cittadinanza della modifica di questo dissennato progetto».
La lettera di Mascia a Russo, presidente Gtm, fornisce precisazioni e motivazioni riferite a incongruenza di norme cui la Gtm aveva fatto riferimento nel chiedere via libera al cantiere e addebita a soggetti esterni al eventuali responsabilità legate a eventuale denuncia alla Corte dei conti. Il sindaco contesta al presidente Gtm la documentazione fornita nella richiesta della riconsegna dell’area e anche il mancato rispetto dei tempi di preavviso per l’avvio della tesatura della linea elettrica di alimentazione del Filò. Non ultimo, in un’altra paginetta, Mascia fa presente a Russo la situazioen di sofferenza della viabilità in centro a causa dei numerosi cantieri aperti, impossibile perciò aderire alla richiesta della Gtm di chiudere tutti gli incroci con via Castellamare Adriatico. Di conseguenza, Mascia esorta Russo a soprassedere dai lavori di elettrificazione anche in considerazione dell’imminente pronunciamento del Tar sul ricorso delle associazioni, la cui discussione nel merito è attesa per il 19 giugno. Nella nota, il sindaco richiama infine l’attenzione sulle criticità evidenziate dal comitato Via e non ancora risolte.
La reazione di Michele Russo non si annuncia morbida, fatto salvo in premessa il rapporto di amicizia e di stima con il sindaco. «Mascia sta commettendo un errore gravissimo perché non ha facoltà di bloccare un’opera legittima - ha risposto il presidente della Gtm -. E comunque, essendo un acntiere aperto, il mercato sulla strada parco non ce lo potrà rimettere. Non appena riceverò la lettera che lui dice di avermi spedito - seguita Russo -, andrò a denunciare il fatto alla Corte dei conti, che si rivale nei confronti di chi crea il danno: l’impresa danneggiata si rifarà sulla stazione appaltante che è la Gtm che io rappresento e di conseguenza dovrò io, subito dopo, rivalermi sul Comune». Il dado è tratto, se è vero che Mascia ha già spedito la lettera e non la stia usando invece per alzare la tensione dello scontro politico. Da vedere come la prenderà chi in Forza Italia e in Pescara futura - Sospiri, Masci - ha sempre difeso a spada tratta il progetto del Filò.