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Data: 22/04/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Sangritana, sviluppo in quattro mosse

Poggia su quattro mosse fondamentali il disegno della Sangritana di affermarsi definitivamente sul piano nazionale per il trasporto su rotaia di merci e passeggeri. Il tutto entro quest'anno sulla spinta, proprio in questi giorni, della chiusura in attivo del consuntivo 2013, 192mila euro, che č non poco per un'azienda di trasporto pubblico, in tempi di magra e con la Regione azionista unico. Il primo obiettivo č arrivare alla stazione centrale di Bologna; poi: un centro intermodale nell'area industriale del Sangro per il traffico merci nel centro-sud; una metropolitana di superficie sulla tratta dimessa San Vito-Lanciano; un museo delle ferrovie nella vecchia stazione di Lanciano. «Sono progetti - dice il presidente Pasquale Di Nardo - a cui, con il governatore Chiodi e l'assessore Morra - stiamo lavorando da tempo e ora č arrivato il momento di raccogliere i frutti. Per Bologna, č gią tutto pronto: aspettiamo solo la definitiva autorizzazione di Trenitalia. Siamo gią arrivati a Bologna Arcoveggio per il Motor Show, e a Rimini per il Meeting dei Popoli: non manca che l'ultimo tassello per il grande snodo di Bologna centrale, potremmo farcela gią per l'estate». «Il fatturato del trasporto merci - aggiunge Di Nardo - si č triplicato in 3 anni: da 987.276 euro 2.794.350. I passeggeri sono passati da 663mila a 775mila. Partendo dai Ducato della Sevel, possiamo essere il punto di riferimento per il trasporto merci del centro-sud. Abbiamo gią l'Accordo Quadro per il rinnovo della rete sociale e l'ammodernamento della Bomba-Quadri, per un investimento di circa 14 milioni. A buon punto anche il progetto per una metropolitana di superficie sulla tratta dismessa San Vito-Lanciano-Castelfrentano. Collegato a questo progetto, il Parco del Mancino dove verranno a coesistere il Museo Ferroviario, l'Archivio Storico della Sangritana, un parcheggio interrato e spazi verdi». La societą, che conta 350 dipendenti, con un fatturato annuo di 40 milioni, garantisce 500mila km di percorrenza su ferrovia, oltre ai 380mila per servizi aggiuntivi regionali e ogni giorno collega Molise, Abruzzo e Marche.

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