In un momento di così grave crisi economica, a reggere le sorti dell'economia locale è il porto. Con il crollo del comparto industriale, soprattutto di quello legato all'indotto petrolifero, a spingere l'economia è infatti il porto che dà lavoro a 400 persone, ma contando l'indotto si arriva fino alle mille unità. Un porto che però può fare il vero salto di qualità solo con il lavoro di dragaggio dello specchio acqueo. «Il porto ha tutti i servizi necessari a movimentare grandi tonnellaggi di merci- spiega il presidente della Rete portuale Barbara Napoliello- con operatori portuali con personale specializzato e mezzi tecnici all'avanguardia. E' un porto con i servizi di un grande porto, con una posizione geografica che lo favorisce negli scambi commerciali sia in direzione est ovest che in quelli nord sud. Ma ora possono entrare solo navi medio-piccole, mentre per lavorare con navi molto più grandi, come quelle della flotta della Grimaldi, occorrerà il lavoro di dragaggio per portare l'imboccatura a meno dieci metri». Seconda necessità, per la rete che riunisce undici operatori, è il completamento della bretella porto-autostrada e il ripristino della rete ferroviaria i cui binari attraversano il porto che costituisce un'altra possibilità di sviluppo. Per quanto riguarda l'iter del piano regolatore portuale, il documento dovrebbe arrivare in consiglio tra un mese, la Rete portuale ha depositato una lettera con cui si prende atto che le tavole non tengono conto degli investimenti Micoperi che potrebbero essere invece volano per il comparto. Achille Bottega, operatore portuale e membro del Comitato porto, pungola la politica: «I lavori infrastrutturali del porto sono fermi a venti anni fa, gli imprenditori hanno investito milioni e milioni di euro negli ultimi anni per lavorare al meglio ora spetta alla politica fare lo stesso tipo di investimento a partire dal dragaggio e dal potenziamento della banchina di riva». L'amministrazione punta sul porto: «Il nostro scalo- spiega il sindaco Vincenzo d'Ottavio- ha già un suo movimento economico vogliamo però la crescita dei traffici e parlo anche di quelli turistici, bisogna però partire con il dragaggio e approvare il nuovo prp».