«Non è una trovata elettorale: i tempi sono imposti dai tavoli di monitoraggio di luglio». Fatta la premessa, Gianni Chiodi può dare la notizia: anche per quest’anno la Regione Abruzzo potrà ridurre le aliquote Irpef e Irap aumentate al massimo per coprire il piano di rientro della sanità. La riduzione sarà di 33 milioni di euro su una tassazione complessiva di 133 milioni. Lo sconto interesserà una platea di 550mila contribuenti: le imprese per quanto riguarda l’Irap e i contribuenti con un reddito fino a 28mila euro per chi paga l’Irpef. Il beneficio è immediato. I contribuenti avranno un conguaglio in busta paga per i mesi da gennaio in poi, le imprese detrarranno lo sconto dalla prossima dichiarazione. La notizia è arrivata ieri mattina dal ministero dell’Economia e delle Finanze. «Il ministero ha constatato la solidità economica e finanziaria della regione», ha spiegato Chiodi, «ma soprattutto il miglioramento dei Lea (i Livelli essenziali di assistenza, ndr.)», ha aggiunto il commissario-governatore in polemica con una intervista al Centro del vicepresidente del consiglio regionale Giovanni D’Amico. Nell’intervista l’esponente del Pd contestava il miglioramento dell’assistenza, annunciando un libro bianco sulle inefficienze della sanità regionale. «I Lea nel 2006 erano talmente bassi», ribatte Chiodi, «che il governo ci bloccò 382 milioni, altro che. E posso anticipare che con i 12,5 punti che aggiungiamo agli attuali 145, in seguito all’apertura degli hospice, a settembre raggiungeremo il punteggio di 160. Saremo una regione pienamente adempiente e potremo chiedere l’uscita dal commissariamento, sempre che a settembre si presenti un piano che dia garanzie che certi comportamenti non si ripetano». E se i Lea migliorano, migliorano anche i conti, aggiunge Chiodi: «Nel 2008 la sanità aveva un debito di 2,5 miliardi, oggi il debito è sceso a 530 milioni. Di questi il 62% è in contenzioso, e dunque la cifra potrà ridursi. Ma la cosa importante è che le nostre Asl hanno in cassa l’intero importo per pagare tutti i debiti». La morale che ne trae Chiodi è che «le tasse possono essere ridotte senza tagliare i servizi». Mentre le critiche «sono alimentate da lobby abituate a saccheggiare le risorse pubbliche. Ma oggi posso dire che non abbiamo rischi di natura finanziaria. Per il quarto anno consecutivo» afferma Chiodi «il sistema sanitario abruzzese ha presentato i conti in ordine, con un utile a livello regionale di 36 milioni per l'esercizio 2013». La prima reazione critica all’annuncio di Chiodi è arrivata dal segretario regionale della Cgil Gianni Di Cesare: «È una scelta di propaganda: Chiodi ha scelto di “restituire” a pioggia, senza nessuna discrezione sociale. Se avesse destinato la restituzione, chessò, ad una categoria di contribuenti sotto ai 20 mila euro, ecco quello sarebbe stato un atto di giustizia. Oltre tutto Chiodi seguita a non presentare il bilancio consuntivo del 2012, quindi non sappiamo è un bilancio negativo e se questi soldi sono dati a debito, o se li restituirà con ritardo. Le risorse sono poche, è evidente, e non c'è nessun paragone con gli 80 euro di Renzi, che almeno li ha dati ai lavoratori dipendenti per scelta politica».