PESCARA Abruzzo Civico scopre le carte e presenta la rosa dei candidati alle prossime elezioni regionali. «Abbiamo messo insieme amministratori esperti - annuncia il coordinatore Giulio Borelli – e persone provenienti dal mondo delle professioni, dell’impresa e della società civile, che si affacciano per la prima volta in politica». Borrelli pone più volte l’accento sulla necessità di rinnovamento politico e morale. Le liste di Abruzzo Civico, tuttavia, ospitano diversi nomi appartenenti al passato. A partire da quelli di Daniela Stati e Andrea Gerosolimo, due dei candidati più discussi all’interno del centrosinistra. Borrelli li ha accolti in squadra, togliendo le castagne dal fuoco al Pd e in particolare all’aspirante governatore Luciano D’Alfonso. Sulla Stati, consigliere regionale ed ex assessore della giunta Chiodi, era calato il veto di Sel e Idv, che contestavano l’eccessiva presenza, nelle liste del centrosinistra, di figure provenienti dallo schieramento avversario. La Stati ha fatto parte dell’attuale maggioranza regionale fino al 2010, quando venne travolta da un’inchiesta giudiziaria della procura dell’Aquila, risoltasi con il proscioglimento da ogni accusa: le reazioni imbarazzate del centrodestra la indussero a dimettersi da assessore, a lasciare la coalizione e a passare nel gruppo misto. Il via libera a Daniela Stati dovrebbe sbarrare la strada alla candidatura di Angelo Di Paolo, altra vecchia conoscenza della giunta Chiodi, abbandonata poche settimane addietro, proprio in vista del passaggio alla corte di D’Alfonso. «Giorgio D’Ambrosio è fuori – ha annunciato, la settimana scorsa, il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci - mentre presenteremo solo uno tra Stati e Di Paolo». Doveva essere il prezzo da pagare all’unità della coalizione, ma nelle ultime ore i democrat abruzzesi stanno provando a forzare la mano: Di Paolo, alla fine, potrebbe anche spuntarla, trovando spazio all’interno di un’altra lista civica. Una decisione che, però, metterebbe in seria difficoltà gli alleati di Sel, già alle prese con accenni di fronda. «Spetterà a chi lo dovesse candidare, spiegare la candidatura di Di Paolo – prende le distanze Borrelli, che sembrava in procinto di accogliere l’ex assessore ai Lavori pubblici nella lista di Abruzzo Civico –. La sua posizione è diversa rispetto a quella dei nostri candidati – prosegue il coordinatore del movimento – Daniela Stati, ad esempio, ha compiuto una scelta chiara, diversi anni fa, finendo per approdare nel centrosinistra». La diretta interessata, durante la conferenza di presentazione della lista, cede per un attimo al nervosismo. Fa sentire la sua voce non appena vengono messe in evidenza le contraddizioni tra la scelta dei candidati di Abruzzo Civico e il tono inquisitorio tenuto da Borrelli, nella diretta streaming con D’Alfonso, in merito alla campagna acquisti all’interno del centrodestra. «Non sono mai stata rinviata a giudizio e non ho cambiato casacca all’ultimo momento – rimarca Stati – . Ho lasciato il centrodestra al termine di un percorso doloroso, ho già sostenuto il centrosinistra alle amministrative di Avezzano e adesso appoggio con grande entusiasmo la battaglia di D’Alfonso». Altro nome discusso, finito in lista con Abruzzo Civico, è quello di Andrea Gerosolimo, ex consigliere provinciale dell’Udc. Una candidatura che ha provocato la rivolta del Pd di Sulmona. Borrelli taglia corto: «È un dirigente provinciale di Scelta Civica all’Aquila, un partito che è parte integrante di Abruzzo Civico». Nel Pescarese spicca il nome di Vladimiro Lotorio, imprenditore ed ex capogruppo della Margherita di Montesilvano, inquisito e poi assolto nel processo Ciclone. Ai tempi dell’ex sindaco Cantagallo, era considerato uno degli esponenti di spicco del cosiddetto partito del mattone. Altri nomi noti sono quelli di Pino Valente, vice sindaco di Lanciano e di Bruno Santori, amministratore del porto turistico di Pescara ed ex presidente regionale di Confesercenti.