ROMA Matteo Renzi aveva promesso che le nomine nell’ultima delle grandi società pubbliche, Terna, sarebbe arrivata a strettissimo giro. È passata ormai più di una settimana. La complicazione è dovuta al fatto che, formalmente, l’azionista di maggioranza di Terna è la Cassa depositi e prestiti e dunque tocca alla Cassa depositare la lista con i nuovi amministratori. La verità è che la partita si è ingarbugliata. Fino a una settimana fa sembrava certa l’accoppiata tra Aldo Chiarini, attuale amministratore delegato di Gaz de France Suez, e Catia Bastioli, manager di Novamont società che opera nel settore delle tecnologie verdi. Il primo era dato in pole position per la sostituzione dell’attuale numero uno Flavio Cattaneo, la seconda per lo schema renziano che i presidenti devono essere donne, per il posto attualmente occupato da Luigi Roth. Negli ultimi giorni, invece, la corsa di Chiarini sarebbe insidiata da altri due manager, uno interno e l’altro di provenienza Cdp, l’azionista della società della rete. Il primo è Gianni Vittorio Armani, numero uno di Terna Rete Italia, la controllata di Terna in cui è conferito il cuore del business della società, la rete di trasmissione. Il secondo nome in corsa è quello di Matteo Del Fante, direttore generale della Cdp. La corsa di quest’ultimo, tuttavia, sembrerebbe incrociarsi con lo spoil system dell’alta burocrazia ministeriale che andrà in scena tra qualche settimana, quando entro il 20 maggio il governo dovrà dire se confermerà i suoi capi dipartimento e direttori generali.
LE ALTRE IN LIZZA
Del Fante sarebbe dato in corsa anche per un ruolo di alto profilo presso il ministero dell’Economia. Il nodo di Terna, comunque, sarà sciolto a brevissimo, probabilmente già domani. Anche perché per il 29 aprile è previsto un consiglio di amministrazione di Cassa depositi e prestiti, mentre la scadenza ultima per presentare le liste è il prossimo due maggio. Anche la partita delle Ferrovie, dopo il passaggio di Mauro Moretti alla guida di Finmeccanica, sta prendendo un po’ più di quelle «pochissime ore» di cui pure aveva parlato Renzi. L’amministratore delegato di Rfi (la rete ferroviaria), Michele Mario Elia, è sempre considerato una spanna avanti a tutti nella corsa alla successione di Moretti. Ma ci sono anche due candidature esterne: quella di Domenico Arcuri, attualmente al vertice di Invitalia, e soprattutto quella di Flavio Cattaneo, che invece sta per lasciare proprio la guida di Terna. Una decisione dovrebbe essere presa comunque entro il 15 maggio, quando ci sarà il passaggio ufficiale di Moretti in Finmeccanica. Intanto si inizia ad infiammare anche la gara per le partecipate minori.
L’ex numero uno di Finmeccanica, Alessandro Pansa, dovrebbe finire in Fintecna, mentre, a sorpresa, il Tesoro starebbe avendo qualche difficoltà ad individuare il nuovo numero uno per il Poligrafico dello Stato. Complice, probabilmente, anche il taglio degli stipendi imposto attraverso il decreto Irpef.