Anche Filò entra nel ring elettorale. Il freno tirato al cantiere dal sindaco in scadenza Albore Mascia innesca la polemica su più fronti. Marco Alessandrini, candidato sindaco del centrosinistra, tuona sul timing: «Noto che la campagna elettorale sta dando una svolta ambientalista all’amministrazione di centrodestra che blocca il cantiere della filovia, come le opposizioni insieme a cittadini e associazioni avevano ripetutamente chiesto negli ultimi cinque anni. Credo che dietro allo stop ci sia la voglia di mettere i bastoni tra le ruote al candidato sindaco concorrente Guerino Testa, sostenuto dal presidente della Gtm».
Lanciano sferzate, stavolta di merito, anche i sindacati: «No agli interessi elettorali sulla filovia - tuonano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Faisa Cisal -: siamo stati costretti da oltre un decennio ad assistere ad attacchi contro un’infrastruttura che allo stato dei fatti resta l’unica soluzione alla precarietà di mobilità e di qualità dell’aria. Quando sembrava finalmente sgomberato il campo dalle mine dei nemici dell’opera, il primo cittadino che mai aveva manifestato la minima riserva si mette di traverso alla realizzazione in fase avanzata della filovia, rifiutandosi di firmare l’ordinanza per la chiusura delle strade che intersecano il tracciato, indispensabile per la tesatura dei cavi elettrici già da tempo issati sui pali. Non possiamo esimerci dal segnalare l’inaffidabilità e la pochezza di una classe politica che non si fa scrupolo di anteporre ripicche e beghe personali agli interessi e attese delle comunità amministrate».