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Pescara, 24/11/2024
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Data: 24/04/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
D’Alfonso «La Consulta svela il bluff di Chiodi». I soldi destinati al ripianamento dei debiti della sanità utilizzati per sostenere le spese del trasporto pubblico locale

PESCARA I soldi destinati al ripianamento dei debiti della sanità utilizzati per sostenere le spese del trasporto pubblico locale. Secondo Luciano D'Alfonso, il «bluff» di Gianni Chiodi e della sua maggioranza sarebbe stato scoperto dalla Corte costituzionale, che con la sentenza del 10 aprile ha dichiarato illegittimo l'articolo 6 della finanziaria regionale che trasferisce al servizio pubblico le «economie di stanziamento» sulle anticipazioni di liquidità autorizzate dallo Stato per la copertura dei debiti sanitari. Secondo i giudici della Consulta, la Regione non poteva destinare quei fondi a finalità diverse da quelle sanitarie, in violazione del principio di contenimento della spesa pubblica. Ecco perché oggi lo sfidante di Gianni Chiodi parla di «gioco delle tre carte» e attacca: «Non poteva farlo perché quegli stessi fondi erano stati già usati per coprire i debiti sanitari e, grazie a quei fondi, la Regione ha ottenuto, bluffando, il tanto sbandierato equilibrio della sanità».
A farne le spese, ancora una volta, sarebbero stati per D'Alfonso i cittadini abruzzesi, proprio su temi caldi come la sanità e i trasporti: «Il risultato è che il bilancio della Regione è un bluff e il risanamento sanitario risulta ancora molto lontano dal traguardo, mentre i cittadini hanno sperimentato in prima persona i disagi dei tagli nella erogazione di servizi fondamentali». Il candidato a governatore del centrosinistra lancia una nuova iniziativa per veder chiaro nel calderone delle cifre: «Dal 26 maggio chiederemo ai quattro presidenti degli Ordini dei Commercialisti delle rispettive province abruzzesi e alla Ragioneria generale dello Stato di verificare e certificare i bilanci regionali, inclusi quelli delle società partecipate, in modo da offrire una fotografia sulla reale consistenza del deficit e del debito, per avviare un vero percorso di risanamento in grado di restituire servizi e diritti ai cittadini. Sarà l'unico modo per controllare con trasparenza atti e bilanci della nostra amministrazione».
Una risposta tecnica a D'Alfonso arriva dal presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, che ricorda come quei fondi di cui si parla nella nota non sono stati in realtà mai utilizzati dalla Regione. Più politica la replica di Chiodi: «Con le sue argomentazioni, peraltro smentite dal tavolo nazionale di monitoraggio sulla sanità, D'Alfonso dimostra qual è la differenza tra un politicante e un amministratore. E' stato proprio il tavolo di monitoraggio a stabilire che i conti della Regione sono in ordine, così come sono stati raggiunti gli obiettivi posti all'atto del commissariamento. Un risultato che ci ha consentito di sbloccare risorse per 33 milioni di euro che, come già anticipato, saranno restituite alla stragrande maggioranza dei contribuenti abruzzesi attraverso l'abbattimento delle addizionali Irpef e Irap».

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