Non cessa di fare discutere la decisione del sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia di sospendere i lavori di realizzazione della filovia sulla strada Parco, peraltro in fase avanzata.
Il Comune ha deciso, infatti, che i lavori saranno sospesi fino alle elezioni amministrative del prossimo 25 maggio, una decisione che ha trovato la ferma opposizione delle principali sigle sindacali, che in una nota congiunta hanno stigmatizzato il provvedimento deciso dal sindaco, sottolineandone la presunta volontà di strumentalizzare la vicenda a fini politici in vista delle stesse amministrative.
Nella nota, i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl trasporti, Faisa Cisal (insieme a rappresentanze sindacali aziendali della Gtm) hanno affermato di essere "costretti, da più di un decennio, ad assistere ad attacchi contro la realizzazione di un'infrastruttura leggera di trasporto pubblico che di fatto resta l'unica soluzione sostenibile alla crescente precarietà di mobilità e di qualità dell'aria nella città di Pescara".
Attacchi che, secondo i firmatari, avrebbero celato interessi speculativi di natura edilizia, ma sarebbero caduti sempre nel vuoto in quanto privi di reale fondamento giuridico o amministrativo. "Tuttavia" - prosegue la nota - "quando le minacce sembravano sgomberate, il sindaco, che mai aveva manifestato la minima riserva, si è messo di traverso rifiutandosi di firmare l'ordinanza che imponeva la chiusura delle strade che intersecano il tracciato, indispensabile alla tesatura dei cavi elettrici già da tempo issati sui pali".
Albore Mascia, dunque, secondo i sindacati si sarebbe reso protagonista di "una spettacolare giravolta, della quale non ci interessa ricercare i motivi, ma che ci spinge a difendere piuttosto da un lato il diritto dei cittadini alla mobilità e, dall'altro, la prospettiva occupazionale di 400 lavoratori, indotto compreso".