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Pescara, 24/11/2024
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Data: 25/04/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Sanità, la riduzione delle tasse oggetto di veleni incrociati. La difesa di Masci «Ma quale bluff». Il Pd: «Solo bugie»

PESCARA Inevitabile. L’annuncio dell’ultim’ora fatto dal governatore (e candidato) Chiodi circa la riduzione dell’addizionale regionale Irpef per il 2013 grazie all’avanzo della sanità regionale certificato dal tavolo di monitoraggio interministeriale, ha sollevato un vespaio. Dopo l’attacco del candidato del centrosinistra Luciano D’Alfonso («Il bilancio della Regione è un bluff e il risanamento sanitario è ancora molto lontano dal traguardo») e la risposta di Pagano del coordinatore regionale di Forza Italia Nazario Pagano («i conti in ordine della Regione sono stati certificati da Roma») il giorno dopo è l’assessore al Bilancio Masci a fornire il dettaglio tecnico. E capogrupo Pd D’Alessandro gli risponde.
IL DETTAGLIO DI MASCI

L’assessore regionale al Bilancio, Carlo Masci, ricostruisce l’intera vicenda smontando tutte le critiche. «Ma quale bluff! D’Alfonso, prima di sparare sentenze, farebbe bene a documentarsi e a non mistificare la realtà dei fatti. La sentenza della Consulta che ha dichiarato illegittimo l'articolo 6 della Finanziaria regionale del 2012 che trasferisce al trasporto pubblico "le economie di stanziamento" sulle anticipazioni di liquidità autorizzate dallo Stato per la copertura dei debiti sanitari, arriva in un momento in cui tali questioni sono da ritenersi ormai superate». «La verità è che, nel 2012, la giunta Chiodi inserì in bilancio una somma pari a 13 milioni di euro di fondi regionali nella prospettiva di dover pagare la rata di un mutuo da 200 milioni di euro per ripianare i debiti della sanità 2004, 2005 e 2006 – spiega l’assessore -. Dal momento, però, che tale mutuo non venne più attivato poiché si decise di sostituirlo con un mutuo meno oneroso da 174 milioni di euro, quei 13 milioni di euro, a quel punto resisi disponibili, vennero dirottati al settore trasporti».
LA REPLICA DI D’ALESSANDRO

Anche il Pd è tornato sulla vicenda dell’avanzo destinato alla riduzione delle tasse. «Non può essere che tutte le volte Chiodi annunci bugie ai cittadini che governa. Questo atteggiamento è grave, perchè non aiuta a rintracciare le cose da fare, da mettere in campo, che possano produrre davvero benefici ai cittadini». E’ Camillo D'Alessandro a parlare. «E’ una misura una tantum, non strutturata, in quanto queste risorse finanziarie erano economie accantonate e vincolate e il Governo oggi ne ha consentito l'utilizzo per ridurre la pressione fiscale. Riduzione chi cui Chiodi oggi ne vanta esclusivo merito. Le domande - prosegue D'Alessandro - a questo punto sono: la Regione Abruzzo è ancora regione canaglia o no? Siamo ancora sotto l'obbligo della pressione fiscale aggiuntivà? Purtroppo - conclude D'Alessandro - l'Abruzzo resta paziente grave sotto stretto controllo, in prognosi riservata».

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