Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.948



Data: 26/04/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
A bordo dei treni storici alla scoperta del Parco Fino a Castel di Sangro salendo per i monti della Majella

SULMONA Tornano i treni storici sui binari “senza tempo” che collegano la città di Ovidio con Castel di Sangro.

Sabato 17 e domenica 18 maggio, in occasione della riapertura all’esercizio turistico della Ferrovia del Parco, la Fondazione FS Italiane organizza, con il contributo del Parco Nazionale della Majella, un programma di corse con treni storici sulla spettacolare linea ferroviaria Sulmona - Castel di Sangro, tra il verde intensissimo e i panorami mozzafiato delle montagne abruzzesi.

Questa iniziativa inaugura l’attività della Fondazione FS Italiane su quattro linee storiche che, a livello nazionale, costituiranno un vero e proprio museo dinamico della storia e dell’esercizio ferroviario.

Oltre alla Sulmona – Castel di Sangro, la più estesa delle quattro, Fondazione FS ridarà vita alla Ferrovia del Lago - da Palazzolo sull’Oglio a Paratico Sarnico sulle rive del Lago d’Iseo -, alla Ferrovia della Val d’Orcia - da Asciano a Monte Antico nell’incantevole paesaggio delle “Crete Senesi”- ed alla Ferrovia della Valle dei Templi, che va da Agrigento Bassa a Porto Empedocle, tra i Templi della Magna Grecia, Patrimonio Unesco.

La tratta che collega Sulmona a Castel di Sangro, la Ferrovia del Parco, è lunga 76 km e costituisce un vero e proprio capolavoro dell’ingegneria ferroviaria italiana.

Aperta nel 1892 fino a Cansano e poi per tappe successive fino a Isernia, la linea subì pesanti danni durante il secondo conflitto mondiale, tanto che il suo ripristino si concluse solo nel 1960.

Dai 350 metri sul livello del mare della “città dei confetti”, Sulmona, il binario “attacca” i fianchi della montagna e conduce, in solo 25 Km di percorso, ai 950 metri di Cansano. Numerosissime le opere d’arte che la qualificano come una linea ad alto valore tecnico e ferroviario, oltre che paesaggistico.

La ferrovia attraversa infatti il Parco nazionale della Majella e tocca note località di soggiorno come Roccaraso. A Rivisondoli-Pescocostanzo si raggiungono i 1.268 metri conferendo all’amena stazioncina, prossima all’altopiano, il primato di secondo punto più elevato della rete FS dopo la stazione di Brennero. Boschi e panorami stupendi, dalla Majella al Gran Sasso d’Italia, con una varietà di climi e di vegetazione che sono valsi alla “Ferrovia del Parco” anche l’appellativo di "Transiberiana d’Italia".

Il 17 e 18 maggio, in occasione del transito dei treni d’epoca lungo la linea, si terranno anche diverse manifestazioni nelle stazioni attraversate, con la degustazione di prodotti tipici locali. Il tutto grazie al supporto dell’Ente Parco Nazionale della Majella.

Un viaggio per una volta lento, senza fretta di arrivare, perché lo spettacolo sarà proprio il viaggio stesso e ciò che scorre dal finestrino...

Per assicurare anche in futuro un calendario di treni storici, che potranno essere noleggiati per gite “su misura”, è in corso di definizione un protocollo di intesa tra la Fondazione FS Italiane ed il Parco della Majella. La delusione dei molisani è il mancato completamento del tragitto. La Transiberiana, infatti, non si fermava a Castel di Sangro ma collegava l’Abruzzo al Molise con capolinea alla stazione di Carpinone.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it