PESCARA Infuria la polemica in Forza Italia sulla sostituzione del vice presidente abruzzese del partito, Antonio Nardicchia al posto di Ricardo Chiavaroli che si è autosospeso in quanto ricandidato. E proprio sulla notizia data ieri da Il Tempo interviene il presidente regionale degli «azzurri», Nazario Pagano: «Ho ritenuto di nominare vice presidente, con delega ai Club, l'iscritto Antonio Nardicchia, poiché Ricardo Chiavaroli ha chiesto di ricandidarsi alla carica di consigliere regionale e tale scelta, secondo l'ufficio di presidenza, è risultata inopportuna con la gestione dei Club stessi durante la campagna elettorale». Per Pagano, quindi, la surroga di Chiavaroli con Nardicchia è sacrosanta perché il primo aveva la responsabilità di gestire i Club di Forza Italia. Se le cose stanno così, vuol dire che tale gestione è ritenuta talmente strategica da Pagano da configurare una incompatibilità tra i ruoli di candidato e vice presidente. Dal presidente abruzzese di Forza Italia arriva, poi, una replica allo stesso Chiavaroli e, tra le righe, anche a Lorenzo Sospiri. Questi, al pari del collega di partito Alfredo Castiglione, aveva ritenuto inopportuna la decisione di sostituire immediatamente Chiavaroli prim'ancora di conoscere l'esito elettorale. Sospiri, per la cronaca, aveva paragonato lo stile di Alleanza nazionale a quello di Forza Italia, affermando che «in An le regole si rispettavano». Pagano sottolinea, invece, che «a differenza degli statuti di Alleanza nazionale e Popolo della libertà, Forza Italia non contempla ad oggi alcuna incompatibilità tra candidato e ruoli di partito». Se è vera questa affermazione di Pagano, allora non si capisce perché la sola candidatura è «costata» a Chiavaroli la sostituzione da vice presidente benché si fosse preventivamente autosospeso dal ruolo. «Bastava leggersi lo statuto per evitare polemiche sterili e brutte figure. - insiste il presidente abruzzese di Forza Italia - Peccato che Chiavaroli non l'abbia fatto prima». Pagano chiosa rimandando ai vertici nazionali tutto quanto riguarda le scelte dirigenziali, infatti precisa: «Si informa, infine, che è il presidente Silvio Berlusconi a nominare i presidenti regionali di Forza Italia e, dunque, ogni singola scelta è concertata personalmente soltanto con il presidente Silvio Berlusconi». Come dire che lui ha avuto il mandato direttamente dal leader nazionale ed ha pieni poteri decisionali.