PESCARA Il popolo del web ha chiesto a lei di rappresentare i 5 stelle in una sfida del tutto inedita per il movimento di Beppe Grillo. E Sara Marcozzi, l'avvocato 36enne di Chieti che le primarie hanno candidato a governatore, non si è sottratta. Ieri, nella giornata di festa, è stata depositata in Corte d'Appello la lista dei candidati alle regionali: «Potevamo aspettare la scadenza del 26, abbiamo scelto una giornata simbolica come il 25 aprile per ribadire l'importanza di certi valori». E annuncia che dimezzerà gli stipendi dei consiglieri, se sarà lei a vincere le elezioni.
Quali sono le sensazioni che avete intercettato durante la campagna elettorale?
«Abbiamo già attraversato le piazze d'Abruzzo. Ora ci aspetta un tour serrato che vedrà al nostro fianco anche Alessandro Di Battista (uno dei parlamentari più popolari del M5S; ndr). Il riscontro è sempre positivo, ma voglio raccontare un episodio significativo avvenuto qualche giorno fa a Chieti: ero all'interno dell'info point, impegnata a preparare i documenti per le candidature, quando al vetro si è appoggiata una signora ultraottantenne che ci ha incoraggiati facendo il segno del pollice alzato. Per l'età poteva essere mia nonna. E' stata una sensazione bellissima».
Cosa vi piace di meno invece del clima elettorale?
«Quelli che non credono più a nulla e dicono: tanto siete tutti uguali. Anche se si tratta di una minoranza, crea una certa amarezza sapere che c'è qualcuno così disilluso. I nostri parlamentari dimostrano ogni giorno, con il loro lavoro, che non è così, che la politica non è tutta uguale. E il nostro compito adesso è proprio quello di convincere queste persone a cambiare idea».
Qual è la richiesta più pressante che arriva dal basso, dalla società civile?
«Mandateli tutti a casa. Che non è uno slogan, ma ciò che la gente chiede davvero quando ci ringrazia in anticipo per quello che faremo».
Che risultato vi aspettate dalle prossime regionali?
«Ci aspettiamo di governare la Regione. Siamo consapevoli della grande responsabilità che ci aspetta, ma risoluti. Non andiamo in giro a caccia di voti, chiediamo agli elettori di accompagnarci in un progetto vero di cambiamento».