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Data: 26/04/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Alitalia-Etihad, domani si decide. In arrivo la risposta della compagnia degli Emirati, poi l’ad Del Torchio riunirà il cda

ROMA Entro domani dovrebbe arrivare il verdetto di Etihad e poi si riunirà il cda di Alitalia. La trattativa con la compagnia emiratina, sempre più a rischio stallo, si potrebbe giocare tutta nelle prossime 72 ore. È questo lo scenario che sta prendendo piede mentre l’ipotesi che il presidente di Alitalia, Roberto Colaninno, su richiesta dell’ad Gabriele Del Torchio, convochi un consiglio d’amministrazione per aggiornare subito i vertici dell’ex compagnia di bandiera sembra sempre più plausibile. Non si esclude infatti una riunione del cda tra lunedì e martedì. Al centro del tavolo dei consiglieri è attesa la lettera di risposta del Ceo di Etihad, James Hogan, in cui si dovrebbe ribadire la posizione già rappresentata nei giorni scorsi dall’operatore degli Emirati Arabi Uniti. Etihad potrebbe dirsi disponibile a sedere al tavolo delle trattative soltanto qualora Alitalia sciolga i nodi debito, esuberi, rotte su aeroporti (vedi Linate) e garanzie su controversie. A questa ipotetica tabella di marcia si affianca poi l’incontro azienda-sindacati, convocato per martedì prossimo. Non è detto che in quell’occasione però l’azienda faccia luce sul numero degli esuberi, nonostante da diverso tempo si parli di 3.000 uscite tra assistenti di volo e di terra su un totale di quasi 13 mila dipendenti. Su questo caso, ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, «non bisogna continuare a inseguire le voci perché noi continuiamo a non aver visto il piano di Etihad. Non sappiamo se c’è una trattativa in corso e se c’è effettivamente una lettera di intenti e quindi se c’è un piano industriale». A chi le chiedeva conto dell’incontro avuto con l’ad di Alitalia Gabriele del Torchio, il segretario generale della Cgil ha risposto: Del Torchio «ci ha detto che continuavano a essere in corso i rapporti con Etihad e che non aveva ancora in mano la lettera d’intenti». «E, quindi, per quel che può fare Alitalia in questa stagione, vale il piano che discutemmo qualche mese fa e rispetto al quale facemmo un accordo», ha concluso. Più ottimista il leader della Uil, Luigi Angeletti. La trattativa con Abu Dhabi «è complessa e difficile, ma dobbiamo essere ottimisti perché quella soluzione è in grado di rilanciare non solo Alitalia, ma tutta l’economia e di tutelare non solo i posti di lavoro che ci sono. Ci sono molti interessi in gioco ed è difficile vedere una certa omogeneità di comportanti e di scelte perché molti soggetti, banche, sindacati e governo, debbono discutere con un solo soggetto».

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