PESCARA «Un solco netto mi divide politicamente da Giorgio D'Ambrosio, ma ciò non significa che egli non possa e non debba candidarsi». Il consigliere regionale Riccardo Chiavaroli di Forza Italia precisa che «non è più tollerabile che una persona sia sottoposta ad un linciaggio come quello in corso a carico di D'Ambrosio, soprattutto da parte dei suoi ex amici che mai fino a oggi ne avevano contesto le azioni politiche ed amministrative, almeno fino a quando ne hanno tratto indubbi vantaggi elettoralistici. Quel candidato non lo voterei mai e poi mai, ma credo che egli, giuridicamente e politicamente, possa essere sottoposto al vaglio democratico degli elettori. Non serve a niente e a nessuno trasformarlo in un cattivo parente di cui ci si vergogna. Si parli invece in campagna elettorale di Aca, di gestione politica del Pd e alleati nelle strutture di sottogoverno, della futura impossibilità di D'Alfonso di tenere assieme le liste della sua "gioiosa macchina da guerra"».