ROMA Potrebbe arrivare oggi la replica di Etihad alla risposta di Alitalia. «Arriverà, ma non oggi», ha detto Gabriele Del Torchio, avvicinato nel pomeriggio di ieri all’uscita di Fiumicino. Nessuno slittamento, i tempi sono quelli ventilati mercoledì della passata settimana nel colloquio telefonico tra James Hogan e l’ad di Cai. E sembra confermato anche il contenuto della missiva nella quale il manager australiano al timone della compagnia del Golfo, ligio alla posizione presa dal cda, non può concedere deroghe, rispetto a quanto comunicato la scorsa settimana. Ma attende che ci siano concreti passi in avanti su esuberi, debiti, liberalizzazione delle rotte su Linate, manleve. Ricevuta la lettera, Del Torchio e Roberto Colaninno si attiveranno per dare esecuzione alle richieste: nessun cda in vista. Alitalia non è l’unico fronte aperto in Europa. Etihad ha il 30% di Air Berlin e, secondo Bloomberg, ha deciso di rafforzare la compagnia tedesca acquistando bond convertibili per 300 milioni, mentre altri 150 milioni verranno collocati sul mercato. Etihad potrebbe salire al 49,9%. «Continuo a sperare, anzi a pensare che la trattativa andrà a buon fine» ha detto ieri a Porta a Porta Maurizio Lupi, «il governo segue la trattativa e darà tutto il supporto necessario». In precedenza però, Lupi era stato più prudente. Sul decreto per liberalizzare le rotte di Linate «stiamo ragionando, ci stiamo confrontando. Non c'entra niente Etihad», ha spiegato. «C'è una richiesta complessiva da parte di Expo affinchè per l'esposizione possano arrivare il maggior numero possibile di vettori aerei. Mi sembra una richiesta ragionevole. Se non dovessimo accoglierla saremmo incoerenti con l' esposizione, il più grande appuntamento internazionale del prossimo anno, e che riguarda tutta l'Italia». Lupi non entra nel merito industriale dell’operazione. «Ci sono due imprese private che stanno discutendo, aspettiamo la risposta di Etihad e poi finalmente valuteremo il progetto industriale e vedremo se tutte le indiscrezioni di cui si legge saranno vere e meno».
LE PROSPETTIVE
L'unico interesse del governo - ha aggiunto Lupi - è, se l'alleanza con Etihad, che riteniamo importante, andrà in porto, di sviluppare un grande progetto industriale che rilanci il sistema aeroportuale italiano in coerenza con il piano degli aeroporti che abbiamo presentato e che porti finalmente la nostra compagnia di bandiera ad essere un player internazionale e non solo regionale».