ROMA Una poltrona per due. O forse ancora per tre. Per Terna, l’ultima delle società pubbliche quotate in Borsa, la scelta del successore di Flavio Cattaneo arriverà solo oggi, sul filo di lana. Nelle ultime ore si sarebbe rafforzata molto la candidatura di Matteo Del Fante, attuale direttore generale della Cassa Depositi e Prestiti e già consigliere di amministrazione di Terna. A spingere per la candidatura di Del Fante sarebbe soprattutto la struttura interna di Cdp, a partire dall’amministratore delegato Giovanni Gorno Tempini (entrambi sono stati banker di Jp Morgan). Del Fante, tuttavia, rimane in corsa anche per la poltrona di direttore generale del Tesoro. A fine maggio scadono i novanta giorni dello spoil system e l’attuale direttore di via XX settembre, Vincenzo La Via, potrebbe non essere confermato. Se la Cassa spinge per Del Fante, il Tesoro preferirebbe che a guidare Terna fosse scelto un manager estero. Il nome in campo è quello di Aldo Chiarini, attuale numero uno in Italia di Gaz de France Suez.
LE ALTRE PARTITE
Rimane in piedi anche la scelta interna, quella di Gianni Vittorio Armani, attuale numero uno di Terna Rete Italia, la controllata della società che gestisce la rete di trasmissione elettrica. Al successore di Cattaneo il governo avrebbe chiesto una collaborazione attiva nel piano per il taglio del 10 per cento delle bollette elettriche che il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, sta mettendo a punto. Terna dovrebbe avere un ruolo nella riduzione di alcuni oneri che gravano sulla bolletta delle piccole e medie imprese. Ieri, per affrontare questione si sarebbero anche incontrati i vertici della Cassa con l’Authority per l’energia. Comunque sia, la partita per Terna si chiuderà oggi, quando verranno presentate le liste. Se sull’amministratore delegato c’è ancora qualche incertezza, alla presidenza arriverà sicuramente Catia Bastioli, manager di Novomont, società di tecnologie «verdi». Dopo Terna sarà il turno delle altre società, quelle non quotate. Per scegliere i manager Palazzo Chigi ha deciso di affiancare a Spencer Stuart, il cacciatore di teste scelto dal Tesoro, un’altra società, la Management search. Il primo nodo da sciogliere sarà quello delle Ferrovie dove bisognerà nominare il successore di Mauro Moretti che dal prossimo 15 maggio passerà alla guida di Finmeccanica. La soluzione interna, per il momento, sembra quella più accreditata. In pole position, al momento, c’è infatti Michele Mario Elia, attuale numero uno di Rfi, la controllata delle Ferrovie che gestisce la rete ferroviaria. Nei giorni scorsi era emersa anche la candidatura dell’attuale numero uno di Terna, Cattaneo. Ma è stato lo stesso manager ha chiudere ogni indiscrezione al riguardo dichiarando pubblicamente la sua indisponibilità ad assumere la guida delle Ferrovie. C’è poi Domenico Arcuri, attuale numero uno di Invitalia, ma le sue quotazioni sarebbero decisamente in ribasso. Oltre a Ferrovie nelle prossime settimane dovranno essere sostituiti anche i vertici di Fintecna, società controllata dalla Cdp, del Poligrafico dello Stato e dell’Enav, società inserita nel piano privatizzazioni e che entro l’anno sbarcherà in Borsa.