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Pescara, 24/11/2024
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Data: 30/04/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
I sindacati protestano davanti alle Prefetture. L’iniziativa di Cgil, Cisl e Uil: «Pagamenti sospesi per la cassa integrazione in deroga»

PESCARA Presìdi di Cgil, Cisl e Uil (nella foto i tre segretari regionali) oggi, davanti alla Prefetture abruzzesi. Appuntamento alle 10. Recita una nota dei sindacati: «Resta gravissima la condizione di migliaia di lavoratori abruzzesi a causa della sospensione dei pagamenti delle indennità di cassa integrazione in deroga. A causa dell’immobilità del Governo non sarà possibile prevedere nuove autorizzazioni dopo il giugno. Per i pagamenti la situazione è peggiore: in Abruzzo sono fermi ad ottobre dello scorso anno. Migliaia di famiglie di lavoratori da cinque mesi non percepiscono nessun reddito. Non si comprende perché le risorse già stanziate nella legge di stabilità non vengano immediatamente rese disponibili».
Umberto Coccia, segretario provinciale Cisl: «Abbiamo bisogno di raddoppiare le risorse perchè sono raddoppiate le ore di cassa in deroga. La crisi si sta spostando dll’industria, che mostra una lieve ripresa, ai servizim, al commercio, alle imprese artigiane, la sofferenza è evidente». Cgil, Cisl e Uil hanno quindi deciso la mobilitazione di tutte le strutture, con iniziative a livello territoriale. I presìdi davanti alle quattro Prefetture si terranno dalle 10 a mezzogiorno. Se non si dovesse ottenere un risultato in tempi brevissimi, verrà indetta una manifestazione nazionale per chiedere atti urgenti, concreti, efficaci da parte del Governo. Maurizio Spina, segretario regionale Cisl: «La situazione sociale nella nostra regione rischia di diventare esplosiva in quanto le condizioni di moltissimi lavoratori e delle loro famiglie stanno peggiorando pesantemente. In Abruzzo nei primi tre mesi del 2014 le ore di cassa in deroga sono passate, rispetto allo stesso periodo del 2013, da un milione 227mila a due milioni 132mila». L’Abruzzo dal 2008 al 2013 ha perso quasi 30mila occupati. I dati Istat, relativi all’ultimo trimestre 2013, dicono che i disoccupati sono il doppio, 63 mila, rispetto ai 32 mila del 2008, e il tasso di disoccupazione ha raggiunto la soglia dell’11,4%.

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