PESCARA Presidio dei sindacati ieri davanti alle quattro prefetture abruzzesi per il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali. In particolare in piazza Italia, a Pescara molti lavoratori in cassa integrazione e in mobilità, hanno manifestato per sollecitare e sensibilizzare il governo. Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dal viceprefetto. All'iniziativa hanno partecipato il segretario regionale e quello provinciale della Cgil, Gianni Di Cesare ed Emilia Di Nicola, il segretario provinciali della Cisl, Umberto Coccia, ed il coordinatore provinciale della Uil, Luca Piersante. I sindacalisti hanno fornito dati ed analisi della situazione al viceprefetto, che si è impegnato ad inoltrare una nota al ministero. «A livello nazionale», spiega Umberto Coccia «sono stati stanziati un miliardo e 600 milioni di euro e 400 milioni sono già andati via per i pagamenti degli arretrati del 2013. Restano un miliardo e 200 milioni di euro, che però non vengono erogati. Da cinque mesi anche in Abruzzo i lavoratori in cassa integrazione non percepiscono le somme dovute. Tutto questo mentre assistiamo ad un forte incremento della cig in deroga». «Nella nostra regione» evidenzia il sindacalista «si è passati da un milione e 300mila ore del primo trimestre 2013 a due milioni e 300mila ore dello stesso periodo di quest'anno. Tante famiglie sono ormai sul lastrico e l'erogazione delle risorse consentirebbe di mantenere i lavoratori legati alle aziende, in attesa dei segnali di ripresa». In occasione del Primo maggio il segretario regionale della Uil Roberto Campo ricorda che parte appena dopo la Festa del Lavoro il programma europeo Garanzia Giovani, rivolto ai cosiddetti NEET (giovani non impegnati in istruzione o formazione né al lavoro): oltre 40.000 in Abruzzo gli under-30 in questa condizione; 33 milioni a disposizione in Abruzzo per finanziare tirocini e autoimprenditorialità. «Importante per l'Abruzzo», spiega Campo, «dotarsi finalmente di un sistema regionale di certificazione delle competenze». La creazione di posti di lavoro, aggiunge Campo deve essere «l'obiettivo numero uno nell'utilizzo delle risorse europee e nazionali della programmazione 2014-2020. Ci sono 3 mesi scarsi per preparare i Piani Operativi Regionali dei diversi fondi. La scadenza cade proprio nel passaggio tra vecchia e nuova legislatura. Chiediamo che si apra subito il confronto tra la giunta regionale in carica e le organizzazioni sindacali ed imprenditoriali sugli obiettivi e sui risultati che si vogliono raggiungere, in modo da non rinviare tutta l'elaborazione al mese scarso che avrà a disposizione la nuova Giunta Regionale».