Taglio degli stipendi da un minimo del 5% sulle retribuzioni tra 40 e 60 mila euro fino ad un massimo del 20% per chi supera i 200 mila, cancellazione delle indennità, blocco degli scatti di anzianità, riproporzionamento delle ore part time. Sono queste alcune delle misure con cui Alitalia punta a risparmiare circa 42-43 milioni sul costo del lavoro. I dettagli allo studio sono stati illustrati ieri dall'azienda nell'incontro con i sindacati. Ma secondo stime sindacali, questi tagli varrebbero invece 125 milioni.
Lupi: Piano Ethiad sarà valutato sul rilancio
«Qualsiasi alleanza verrà valutata sulla base del Piano industriale, che non può che essere un piano di rilancio e di sviluppo» per Alitalia, «che deve tornare una grande compagnia internazionale». Lo ha detto il ministro Lupi nell'Aula della Camera durante il question time in merito alla trattativa tra Alitalia e Etihad. Lupi ha spiegato che quando sarà presentato il Piano di Etihad «sarà valutato sotto questo aspetto». Nel pomeriggio l'incontro del ministro con il premier Renzi a Palazzo Chigi. Al centro dei colloqui proprio la difficile trattativa dopo la lettera inviata ieri da Etihad all'azienda.
Alitalia, secondo Lupi, deve tornare ad essere «non una compagnia regionale o di medio-corto raggio», ma un grande vettore internazionale. «L'eventuale alleanza Etihad-Alitalia è un'alleanza che il Governo ritiene complementare e strategica per la possibile espansione» ha poi aggiunto Lupi.
Il nodo occupazionale
Per quanto riguarda l'aspetto dell'occupazione, il ministro ha spiegato che «ad oggi siamo informati riguardo al Piano» attuale, concordato con i sindacati, che prevede una «riduzione del costo del lavoro per complessivi 128 milioni, con una cig a rotazione e solidarietà pari ad un equivalente di 2 mila addetti». Per quanto riguarda la situazione finanziaria della compagnia, ha aggiunto, «il cda sta facendo una verifica sul bilancio trimestrale ha confermato che i conti sono in linea con le previsioni del 2014».
Il ministro ha quindi confermato che il Piano aeroporti «prevede che Fiumicino, Malpensa e Venezia siano i tre grandi aeroporti internazionali» e che il collegamento con l'alta velocità non ci viene imposto da una trattativa tra Alitalia ed Etihad» e «nel Piano nazionale degli aeroporti il Governo si è impegnato con Ferrovie dello Stato a realizzarlo».