PESCARA Si svolgerà venerdì 16 maggio la seduta straordinaria del Consiglio comunale di Pescara per la ratifica dell'intesa tra Comune e Direzione marittima, intesa propedeutica all'invio del Piano regolatore portuale all'attenzione del Consiglio superiore dei Lavori pubblici. «Lo ha stabilito la Conferenza dei capigruppo che, al fine di evitare la strumentalizzazione politica dell'evento, - precisa il sindaco Luigi Albore Mascia - a nove giorni dal ritorno alle urne, ha anche deciso di tenere la seduta a porte chiuse, in modo da concentrare la discussione sull'atto tecnico portato all'approvazione dell'assise civica». Ciò vuol dire che all'inizio della prossima settimana, prima di arrivare in aula, il Piano regolatore portuale sarà esaminato dalle commissioni Lavori pubblici e Grandi infrastrutture. «Sul via libera al Piano si gioca il futuro del porto canale, dopo aver atteso per ben 15 mesi la firma della Valutazione ambientale strategica (Vas) sullo strumento urbanistico da parte della dirigente della Regione Abruzzo Carla Mannetti, Decreto firmato il 9 aprile, non possiamo permetterci ulteriori ritardi». Una volta approvato dal Consiglio comunale, il Piano sarà trasmesso al Consiglio superiore dei Lavori pubblici per i pareri di competenza da esprimere entro 45 giorni, poi lo strumento dovrà di nuovo essere approvato dalla Regione, dunque, nella migliore delle ipotesi, saranno necessari ancora 5 o 6 mesi per passare alla fase operativa. Che chiama in causa il primo lotto di finanziamenti per la deviazione e il prolungamento del fiume oltre la diga foranea, opera del costo di 15 milioni di euro già disponibili nell'accordo Stato-Regione del 2009. Una parte della marineria invoca addirittura l'eliminazione della diga foranea.