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Pescara, 24/11/2024
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03/05/2014
Il Centro
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Cinque personalità lanciano Alessandrini «motore di Pescara». Si tratta di Trifuoggi, Felicetti, Maurino, Novello e Ricci |
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PESCARA Un magistrato, un senatore, un generale delle forze armate, un sindaco, oggi tutti in pensione, e un’ambientalista hanno rilasciato un attestato di competenza al candidato sindaco del centrosinistra, Marco Alessandrini; 5 personalità che hanno «certificato» la «corsa» dell’aspirante primo cittadino, rispondendo «sì» alla chiamata che chiedeva una sorta di «visto» per la partecipazione alle elezioni del 25 maggio. Un imprimatur arrivato da Nicola Trifuoggi, ex capo della procura di Pescara, oggi vice sindaco all’Aquila; Nevio Felicetti, per due volte al Senato più un’elezione alla Camera dei deputati; Sirio Maurino, una carriera all’interno della finanza, fino a diventare generale; Gaetano Novello, negli anni 70 sindaco di Pescara; e da Edvige Ricci, una vita a favore dell’ecologia, anche attraverso l'associazione Mila Donnambiente. Un «timbro» che però ad alcuni è sembrato pleonastico. «A Marco», ha sottolineato Felicetti, che per i suoi quasi 89 anni ha spiegato di aver conosciuto tutti i sindaci di Pescara, da Italo Giovannucci fino a Luigi Albore Mascia, «non serve che ci sia qualcuno che garantisca per lui. Egli è già di per sé una garanzia». E ieri l’ex leader comunista, allievo dell’ex medico di Palmiro Togliatti, il marsicano Mario Spallone, non ha perso l’occasione per scagliarsi proprio contro il sindaco in carica. «Ho chiamato al telefono Mascia qualche giorno dopo aver saputo che stesse per sposarsi», ha reso noto Felicetti, «e per ben due giorni di seguito. Ma non sono riuscito a sentirlo. Io gli avevo telefonato perché avevo saputo che la sua futura moglie è Letizia Lizza, figlia dell’ex sindaco Carlo, un mio caro amico. E pertanto volevo chiedergli il numero di telefono della famiglia Lizza per far loro gli auguri. Ma Mascia non s'è fatto trovare. Non si fa così, visto anche che a telefonare è stata una persona conosciuta come me». Una polemica, quella di Felicetti, in occasione del «bollino blu» assegnato ad Alessandrini, dal sapore anche politico. «Mascia ha impoverito culturalmente la città. Ci ha ossessionati», ha spiegato, «con la “città dannunziana”. Ma quale altra città è stata denominata riferendosi a un personaggio illustre che vi è nato? Forse Firenze è diventata "città dantesca"?». Schermaglie a parte, anche Trifuoggi ha messo in evidenza che ad «Alessandrini non servono garanti. Marco, che conosco da quand’era bambino, è da stimare». «Sono uno», ha invece rimarcato Maurino, «che non ha mai preso impegni di questo tipo. È la prima volta che lo faccio, perché ho avuto modo di apprezzare Alessandrini». «Marco e Luciano D'Alfonso», ha detto poi Novello, «saranno il motore dell'Abruzzo», mentre Ricci ha assicurato il suo impegno «nel portare i temi dell'ecologia al centro del dibattito». Alessandrini ha poi annunciato che il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, sarà a Pescara l’11 maggio per sostenere la sua candidatura.
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