Intesa nella maggioranza sulle modifiche al decreto lavoro. Sono otto gli emendamenti presentati dal governo al dl Poletti all'esame della commissione lavoro in Senato. Si va da modifiche ai contratti a tempo fino alla revisione di alcune norme dell'apprendistato.In particolare, tra le principali novità la sanzione per lo sforamento della quota del 20% per i contratti a termine, che passa dalla "stabilizzazione" prevista dal provvedimento approvato nel passaggio alla Camera a una multa che l'impresa dovrà versare al fisco: sarà del 20% della retribuzione per il 21mo lavoratore e del 50% dal 22mo in poi.
Le proposte sull'apprendistato
Previsto anche lo stop al tetto del 20% per gli enti di ricerca. Norma-manifesto che rinvia alla delega la sperimentazione del contratto a tutele crescenti. Nel pacchetto emendamento anche alcune proposte sull'apprendistato: la quota di apprendisti che devono essere stabilizzati varrà per le imprese con oltre 50 dipendenti (e non più 30 come era stato deciso alla Camera). Non solo: per le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano che abbiano definito un sistema di alternanza scuola-lavoro, si possono prevedere specifiche modalità di «utilizzo del contratto di apprendistato anche a tempo determinato per lo svolgimento di attività stagionali». Quanto alla formazione pubblica, si precisa che la Regione nei 45 giorni di tempo che ha per comunicare all'azienda le modalità di svolgimento dell'offerta formativa pubblica dovrà anche indicare le «sedi» e il «calendario» e potrà avvalersi «delle imprese e delle loro associazioni che si siano dichiarate disponibili». Si chiede inoltre che il diritto di precedenza per le donne in gravidanza sia previsto espressamente nel contratto a termine che verrà stipulato. Infine, con una norma transitoria si precisa che il datore di lavoro che alla data di entrata in vigore delle norme abbia più contratti a termine di quanto consentito dalle nuove disposizioni dovrà rientrare nel limite entro il 31 dicembre del 2014 «salvo che un contratto collettivo applicabile nell'azienda disponga un limite percentuale o un termine più favorevole».
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La mediazione all'interno della maggioranza
Le proposte di modifica sono il frutto della mediazione tra i partiti della maggioranza, dopo le frizioni delle scorse settimane e il braccio di ferro in particolare tra Pd e Ncd.
Il relatore Ichino: recuperata l'ispirazione iniziale
Giudizi positivi sulle modifiche sancite negli emendamenti del governo. A cominciare da Ncd: gli emendamenti presentati dal governo «si muovono tutti nella direzione da noi auspicata, di riavvicinamento, nello spirito, al testo originale», ha affermato il presidente della commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi (Ncd). Plaude anche Angelino Alfano, leader del Nuovo Centrodestra: «Ncd soddisfatto - ha scritto su twitter - perché migliora il testo Camera. Meno Fornero, più Biagi». Via libera anche da Scelta civica, con il relatore al Dl Pietro Ichino, che parla di «un risultato molto importante, quello prodotto da questi giorni di lavoro serrato, non senza alcune forti tensioni, soprattutto all'interno del gruppo Pd, che i partiti della maggioranza hanno svolto in Senato per recuperare, per un verso, l'ispirazione originaria del decreto-legge sul lavoro, riequilibrarne il contenuto e collegarlo strettamente alla prospettiva della riforma organica, che verrà con il Codice semplificato del lavoro e l'introduzione del contratto di lavoro a tempo indeterminato a protezioni crescenti».
Alfano: Ncd soddisfatto
Gli emendamenti al decreto lavoro andranno letti attentamente, ma dalle prime notizie sembra che «le correzioni sostanziali che erano state apportate alla Camera rimangono tutte», ha affermato Cesare Damiano, presidente della commissione Lavoro della Camera, commentando gli emendamenti: «Le correzioni sostanziali della Camera rimangono tutte: la diminuzione delle proroghe a 5, la sanzione per chi supera il 20%, il diritto di precedenza, l'introduzione di una formazione pubblica e "on the job" in forma scritta, la stabilizzazione del 20% degli apprendisti».
Il ministro Poletti: fiducioso in una rapida approvazione del testo
«Le valutazioni espresse da esponenti della maggioranza - ha sottolineato in una nota il ministro del Lavoro Poletti - mi confermano nella convinzione che le proposte di emendamento presentate dal Sottosegretario Bobba a nome del governo sono considerate un buon punto di mediazione tra le posizioni emerse nel corso dell'esame del provvedimento. Per questo siamo fiduciosi in una rapida approvazione del testo».
Circa 700 emendamenti: decreto in aula martedì
Intanto gli emendamenti presentati in commissione Lavoro sono circa 700. Oggi pomeriggio è prevista l'illustrazione delle proposte di modifica mentre lunedì sarà dedicato alle votazioni. Il testo è atteso in Aula già martedì. Gli emendamenti sono stati presentati in gran parte dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega. Il termine per la presentazione delle proposte di modifica scadeva oggi.