PESCARA Gaetano Quagliariello arriva per ultimo, bloccato dal traffico d'ingresso in città. Gianni Chiodi lo abbraccia di fronte al suo comitato elettorale di Pescara, mentre la senatrice Federica Chiavaroli accoglie i suoi che arrivano uno dopo l'altro dalle quattro province: i parlamentari Paolo Tancredi e Filippo Piccone, la consigliera regionale Nicoletta Verì, il sindaco di Chieti Umberto Di Primio, via via gli altri. Ma Quagliariello, nella giornata, visiterà comunque tutte le province, toccando L’Aquila, Chieti, Lanciano e Teramo.
Lo strappo nel partito di Berlusconi è stata una delle questioni più ostiche da risolvere anche per il governatore uscente. Ma Chiodi minimizza dopo aver rimesso insieme i cocci: «Siamo una coalizione compatta e vincente che ha ricostruito il centrodestra in tutte le sue componenti». I sondaggi? Quagliariello è cauto: «Noi oggi viviamo la stessa condizione di uno studente molto promettente che ha già superato tante prove ma adesso è chiamato a sostenere l'esame più importante, quello di maturità. Stiamo studiando anche di notte. Se lo supereremo ci aspetta un futuro radioso». Aspettative che l'ex ministro proietta anche sull'Abruzzo: «Puntiamo al grande risultato, ad essere il primo partito della coalizione di Chiodi». Federica Chiavaroli presenta le liste Ncd: «Ex amministratori e volti nuovi che faranno molto bene il 25 maggio. Poi c'è il nostro candidato alle europee, Filippo Piccone, che potrebbe regalare un seggio di Bruxelles all'Abruzzo». Chiodi punta al doppio risultato: «In Abruzzo non c'è mai stato un governatore eletto due volte, ma neanche uno che ha ripianato i debiti della sanità, tagliato i costi della politica, ridotto le tasse ai cittadini». Quagliariello ha qualcosa da dire sulle ultime news dalla politica nazionale, come la possibile discesa in campo di Marina Berlusconi: «Il nostro sguardo è proiettato verso il futuro. Abbiamo girato lo specchietto retrovisore. E anche questo di Marina Berlusconi mi sembra francamente un nome che guarda al passato».
Non c'è molto da aggiungere per non urtare la sensibilità dei cugini di Forza Italia, con cui il Ndc va a braccetto in Regione ma si guarda in cagnesco nella sfida per il sindaco di Pescara. A venti giorni dal voto prevale la prudenza.