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Pescara, 24/11/2024
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04/05/2014
La Repubblica
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Lavoro, Renzi: "Sono tutte critiche pretestuose, la verità è che tolgo potere ai sindacati". Il presidente del Consiglio non andrà al congresso Cgil ma neppure in Confindustria. Camusso: se Renzi non viene al congresso ci manca di rispetto |
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Dai contratti a termine più flessibili all'abolizione di Cnel e Covip: la nuova strategia del premier è il contatto diretto con i lavoratori. Il presidente del Consiglio non andrà al congresso Cgil ma neppure in Confindustria
ROMA - "Sapete perché ci criticano? Perché gli stiamo levando il potere. Sono critiche pretestuose. La verità è un'altra: stiamo rivoluzionando il Paese e c'è chi resiste. E stiamo obbligando anche il sindacato a cambiare". Matteo Renzi riflette così con i suoi più stretti collaboratori. La settimana si è chiusa con il patto di maggioranza sui contratti a termine e con l'avvio della riforma della pubblica amministrazione. In entrambi i casi i sindacati non hanno toccato palla. Sconfitti, o al massimo spettatori. Vanno all'attacco del governo - con l'eccezione della Uil - ma non osano nemmeno pronunciare le vecchie parole d'ordine, mobilitazione o addirittura sciopero di cui in altri tempi avrebbero già abusato. La tattica va aggiornata, questa volta.
Perché si sta aprendo una fase nuova nei rapporti tra il governo e le parti sociali. E ci sono scelte che spiegano con plasticità quel che sta accadendo. La prossima settimana il presidente del Consiglio, che è anche il segretario del Pd, non andrà a Rimini al congresso della Cgil ("mancanza di rispetto", ha avvertito la leader sindacale Susanna Camusso che ancora attende una risposta formale all'invito), ma non ci sarà nemmeno il 29 maggio all'assemblea generale degli industriali ad ascoltare in platea la relazione del presidente Giorgio Squinzi che in molti descrivono irritato con il premier più per ragioni di metodo, evidentemente, che di merito, dati i provvedimenti che finora sono stati presi. Par condicio, in ogni caso.
Camusso: se Renzi non viene al congresso ci manca di rispetto
La leader del sindacato: "Il decreto lavoro? Si sta peggiorando un provvedimento che già non andava bene e si aumenta la precarietà"
RIMINI - Sulla presenza del premier Matteo Renzi al congresso della Cgil in programma a Rimini dal 6 all'8 maggio "noi non abbiamo ricevuto comunicazione: credo che sarebbe un segnale di assenza di rispetto per una grande organizzazione". Lo ha detto, a margine di un incontro, il segretario generale della Cgil Susanna Camusso. "Come sempre - ha continuato - non è la sua presenza quello che legittima il valore del Congresso".
La leader della Cgil si è poi soffermata sul decreto lavoro, criticando le scelte del Governo: "Abbiamo visto delle indiscrezioni, non abbiamo testi finali e ci riserviamo di vederli, se però gli annunci corrispondono alla realtà mi pare che si sia ulteriormente peggiorato un decreto che già non andava bene". A giudizio di Camusso, infatti, "soprattutto si continuano a costruire modalità per cui l'unica strada è la precarizzazione, anche i pochi vincoli che c'erano al fatto di costruire un rispetto della norma qualora si utilizzassero in modo non corretto gli strumenti". Quindi, ha concluso Camusso, "la riassunzione dei lavoratori trasformata in una modalità pecuniaria è il via libera all'illegittimità dei rapporti".
E infine, sul rapporto tra l'esecutivo e i sindacati, e riguardo alle parole di Forza Italia che parla di una sorta di "Cgil Act", Camusso replica: "Bisogna che si mettano d'accordo perchè ogni due ore passiamo dall'inesistenza del ruolo e del valore dei sindacati al fatto che condizionano tutto: bisogna che si mettano d'accordo con il cervello".
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