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Data: 05/05/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Travolto e ucciso sull’A14. Investito poco dopo anche un addetto della società Autostrade accorso sul posto: gamba fratturata

Vasto. La vettura condotta dal figlio finisce contro il guardrail, lui scende e un furgone lo falcia

VASTO Il Doblò guidato dal figlio sbanda e sbatte contro il guardrail: lui, sceso per controllare lo stato di salute della moglie, che viaggiava con loro, viene falciato da un furgone Ducato. E' morto così, ieri mattina, sul tratto vastese dell’A14, Pietro Todaro, 74 anni, residente a Paderno Dugnano ma tarantino d'origine. Nel bilancio del grave incidente c'è anche un ferito, un addetto della società Autostrade per l'Italia, che, arrivato sul posto con i colleghi per ripristinare la circolazione, è stato a sua volta investito da un veicolo: ricoverato in ospedale a Vasto, ha riportato la frattura di una gamba e altre lesioni. Non è escluso ci sia anche il maltempo tra le cause dell'incidente, a metà strada tra i caselli di Vasto dell'autostrada. Secondo una prima ricostruzione della Polstrada, il Doblò partito dalla Puglia stava affrontando un tratto in salita della carreggiata nord quando il conducente ne ha perso il controllo. Nell'urto con il guardrail i tre a bordo pare non avessero riportato lesioni significative ma, uscito dal veicolo, Pietro Todaro sarebbe stato visto all'ultimo momento dal conducente di un furgone, proveniente anch'esso dalla Puglia, che non ha fatto in tempo a schivarlo.

Il Doblò guidato dal figlio sbanda e va a sbattere contro il guardrail e, sceso dal veicolo per controllare lo stato di salute della moglie, che viaggiava con loro, viene falciato e ucciso da un furgone Ducato. E' morto così, ieri mattina, sul tratto vastese della A14, Pietro Todaro, 74 anni, residente a Paderno Dugnano, nel Milanese, ma tarantino d'origine. Nel bilancio del grave incidente c'è anche un ferito, un addetto della Società Autostrade per l'Italia, che, arrivato sul posto con i colleghi per ripristinare la circolazione, è stato a sua volta investito da un veicolo in transito: soccorso e ricoverato in ospedale a Vasto, l'uomo ha riportato la frattura di una gamba e altre lesioni. Si è macchiato di sangue, nel Chietino, il controesodo del lungo ponte di inizio maggio che si è concluso ieri, tra forti raffiche di vento, sotto la pioggia. E non è escluso ci sia anche il maltempo tra le cause dell'incidente, a metà strada tra i caselli di Vasto dell'autostrada adriatica. Secondo una prima, ancora ufficiosa ricostruzione della polizia stradale del distaccamento Vasto Sud della A14, un Fiat Doblò partito qualche ora prima dalla Puglia stava affrontando il tratto in salita della carreggiata nord, nei pressi di San Salvo, quando il conducente ha perso il controllo del mezzo. Nell'urto con il guardrail i tre passeggeri a bordo pare non avessero riportato lesioni significative, ma, uscito dal veicolo, Pietro Todaro sarebbe stato visto all'ultimo momento dal conducente di un furgone, proveniente anch'esso dalla Puglia, che non ha fatto in tempo a schivare il pedone. Per l'anziano, subito soccorso dal 118, non c'è stato niente da fare. Oltre alla polstrada e ai medici, sul posto sono arrivate subito le squadre di assistenza delle Autostrade: mentre governava il traffico, uno degli addetti è stato a sua volta investito da un'auto. E' ferito, ma per fortuna, ce la farà.

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