L’AQUILA. Via libera al progetto di "metropolitana di superficie" che interessa il tratto ferroviario che attraversa la città dell'Aquila.
Ieri mattina si è infatti chiusa la Conferenza di servizi che ha permesso a Regione Abruzzo, Comune dell'Aquila, Rete ferroviaria Italia, Provincia e Anas di chiudere la procedura per il via libera al progetto definitivo.
Il progetto, nello specifico, prevede la soppressione di 14 passaggi a livello nel tratto ferroviario che va da San Demetrio a Sassa e la contemporanea realizzazione di quattro fermate in più rispetto alle attuali nel tratto che attraversa il territorio dell'Aquila.
La linea ferroviaria interessata dai lavori è la Sulmona-L'Aquila, linea ad alta frequenza di pendolari che non subirebbe riduzioni e compressione di servizi dal progetto appena licenziato dalla Conferenza. L'impegno finanziario è tutto a carico di Rfi per 25 milioni di euro. Di fatto si tratta dell'impiego dell'ultima tranche di finanziamento di 100 milioni di euro che il Governo dispose in occasione del terremoto del 2009 per la riattivazione e rivitalizzazione delle linee ferroviarie da e per L'Aquila.
Le quattro fermate che verranno realizzate saranno quelle di San Gregorio, Bazzano, Aquilone, Sassa progetto Case. Sui tempi di realizzazione, Rfi ha annunciato di aver già avviato le procedure di esproprio e che il via libera della Conferenza dei servizi permette l'avvio della procedura per l'attività negoziata che dovrebbe concludersi tra sei mesi con l'assegnazione formale dei lavori. Rfi si è inoltre impegnata a portare a conclusione i lavori di sistemazione del piazzale antistante la stazione di Paganica con la realizzazione di una fermata bus a norma di sicurezza e di nuovi parcheggi.
PEZZOPANE: RIPRISTANARE IL PROGETTO ORIGINALE
«E' sicuramente un fatto positivo che prenda piede il progetto di una metropolitana leggera sulla tratta ferroviaria», commenta la senatrice Stefania Pezzopane. «Resta il rammarico per i tempi e i pochi finanziamenti. Cinque anni sono davvero tanti, mentre 25 milioni su 100, stanziati inizialmente per il cratere, sono davvero pochi. Gli altri 75 milioni hanno preso strade diverse. Certo se venisse ripristinato l’intero finanziamento, che abbiamo reclamato più volte, si potrebbe dare corpo al progetto del 2009. Se penso alle tante risorse andate in fumo, per una metropolitana di superficie fantasma, (mi riferisco a quella aquilana, che non ha mai visto la luce), credo che il nostro progetto, ben più corposo, meriterebbe di essere finanziato nella sua interezza».