Gentile Direttore, sono italo-canadese, vivo in Canada emigrata con i miei genitori da quando avevo poco più di un anno. Mi rivolgo a voi perché ora ci sono le elezioni e sarebbe il momento di portare avanti la discussione sull'aeroporto di Pescara. Si può chiedere ai politici di spiegare ai cittadini che cosa è stato fatto negli ultimi anni e che cosa intendono fare in futuro, particolarmente per ristabilire il collegamento Pescara-Toronto? Il 25 maggio 2012 ho spedito una lettera alle varie autorità abruzzesi per far capire perché troncare questa linea era devastante a tanti livelli, con disagi non solo per i passeggeri, ma anche sull'economia abruzzese, già abbattuta. Su otto destinatari, solo due mi hanno risposto, anche se per facilitare la lettura avevo pensato di tradurre la lettera in italiano. Tanti italo-canadesi, in particolare i seniors, semplicemente hanno rinunciato a fare il viaggio in Italia perché per loro è troppo complicato. Sentivo dire da tutti che atterrare a Pescara era un po' come arrivare dentro casa. E' sconcertante vedere i loro sogni di ritornare alla terra nativa svanire come fumo dentro l'aria. Qui c'è un gran numero di abruzzesi, le tradizioni non si sono perse con il passare del tempo e ai figli e ai nipoti, dagli emigranti di prima generazione ancora viventi, sono state insegnate la tradizione e la cultura italiana. In Canada esiste una politica di multiculturalismo che permette a tutti i gruppi etnici di mantenere i loro costumi e tradizioni. Molti mantengono la doppia cittadinanza e hanno diritto a votare in Italia, ma adesso devono arrivare su Roma e questo aumenta lo stress del viaggio. So che a Pescara i negozianti dicono che annullare il volo da Toronto è stata una perdita. A dicembre scorso ha visto tanti negozi chiusi: che tristezza. Che provvedimenti ha preso la Saga, la società che gestisce l'aeroporto? I politici e gli amministratori hanno cercato una soluzione o altre opzioni? Legare Pescara e Toronto è una speranza per il progresso positivo della bellissima provincia d'Abruzzo. Vilma Mancini, Toronto (Canada)

Risponde il Direttore del Centro Mauro Tedeschini

Anzitutto un plauso alla signora Mancini per l’amore per l’Italia (e per l’Abruzzo in particolare) che traspare da ogni riga della lettera. Immagino che ci siano ragioni economiche dietro la cancellazione del volo, ma almeno due righe di risposta da parte di chi di dovere penso proprio che se le meriti: il rispetto vien prima del business.