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Data: 07/05/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Consiglio sul porto De Camillis dice no «Non daremo spazio a passerelle elettorali» commenta il presidente. La marineria già annuncia nuove barricate

Nè a porte chiuse, né a porte aperte. Il consiglio comunale straordinario sul porto non si terrà, il 16 maggio, perché l’ufficio di presidenza, coordinato dal candidato sindaco Roberto De Camillis e composto inoltre da Fausto Di Nisio e Adele Caroli ha ritenuto all’unanimità di non accogliere l’istanza dei capigruppo. «Non abbiamo ravvisato estremi di urgenza e siccome siamo nel pieno di una campagna elettorale, la seduta si sarebbe trasformata in una passerella di candidati in cerca di visibilità - ha dichiarato De Camillis -.Tra l’altro mi risulta che sulla Vas del piano regolatore portuale sia sorta più di una contrarietà da parte di alcuni operatori». Parole che hanno provocato un’immediata levata di scudi tanto da destra quanto da sinistra.
Il sindaco Luigi Albore Mascia ha subito convocato una conferenza stampa, nel primo pomeriggio di ieri, per contestare a De Camillis «la mancata ratifica in aula dell’intesa sulla Vas sottoscritta in Comune il 9 aprile fa tra Direzione marittima e Regione». Passaggio fondamentale, secondo il sindaco, per trasferire subito la documentazione al Consiglio superiore dei lavori pubblici ovvero al Ministero delle Infrastrutture che dovrà finanziare la realizzazione del piano regolatore del porto in modo da scongiurare il ripetersi del fenomeno dell’insabbiamento che ancora oggi minaccia la fruibilità dello scalo. Nella protesta Mascia è stato affiancato e sostenuto dal consigliere regionale Lorenzo Sospiri, dal consigliere comunale Armando Foschi e dall’assessore al mare Antonio D’Intino. «Spero ci sia un ripensamento - ha detto il sindaco - o certe forze politiche dovranno assumersi davanti alla città la responsabilità della loro scelta che rischia di ritardare il procedimento di quattro o cinque mesi». «Giocare allo sfascio non giova a nessuno, così si regalano voti ai movimenti di protesta» ha aggiunto Sospiri. Per Marco Alessandrini, candidato sindaco del centrosinistra, «il progetto si può migliorare, ma deve andare avanti perché il porto serve alla città». Non è mancata la stoccata a Mascia e a Sospiri: «L’amministrazione comunale di centrodestra ha già al suo attivo un enorme ritardo a cui si è accumulata l’inerzia della Regione, anche per le procedure che riguardavano la Vas rilasciata in dirittura di campagna elettorale» ha detto Alessandrini. La mancata convocazione del consiglio comunale straordinario sul porto ha registrato anche la netta contrarietà di Florio Corneli, candidato sindaco di Abruzzo civico-Pescara a colori, e di Bruno Santori, candidato con Abruzzo civico al consiglio regionale. In serata De Camillis ha ribadito la sua decisione e ha minimizzato sulle conseguenze: «Rinviare la ratifica della Vas non farà perdere i mesi di cui parla Mascia, tutto si risolverà alle prime sedute del nuovo Consiglio».

La marineria già annuncia nuove barricate

L’addensarsi di altre nubi minacciose sopra il porto ha spinto la marineria a valutare la ripresa della lotta a difesa dell’attività di pesca e non solo. I pescatori hanno annunciato un’assemblea per sabato prossimo per fare il punto della situazione e decidere se intraprendere o meno una serie di azioni, anche eclatanti, di protesta. L’insabbiamento dei fondali della darsena e del porto canale è solo uno dei problemi sul tavolo. La marineria chiede che si torni a discutere anche degli indennizzi più volte promessi ma non ancora versati a chi per due anni è stato costretto a lasciare le barche agli ormeggi. A subire in modo più pesante le conseguenze del fermo obbligato sono stati i marinai degli equipaggi, ancora in attesa di percepire le somme della Cassa integrazione in deroga per i mesi di gennaio, febbraio, marzo e aprile del 2013 e per il fermo biologico del 2013. E gli armatori non hanno ancora ricevuto l'annunciato fermo biologico per l'anno 2013. Vogliono anche sapere perché i due milioni e mezzo che il Governo ha destinato alla marineria pescarese, danneggiata a lungo dal mancato dragaggio del porto, siano ancora bloccati. Su questo punto come sugli altri si chiedono risposte certe alla Regione.
Alzano la voce anche gli operatori commerciali del porto, colpiti in modo durissimo dalla chiusura dello scalo legata al mancato dragaggio. Ieri a margine della conferenza stampa tenuta dal sindaco Albore Mascia, il pilota del porto Leonardo Costagliola e l’operatore marittimo Gianni Leardi sono tornati con insistenza sull’urgenza di intervenire sul nuovo piano regolatore portuale. E’ di questi giorni l’utilizzo di materassi pieni di pietrisco per arginare l’insabbiamento da nord ma il fiume continua a portare detriti e melma che non tarderanno a riproporre l’emergenza: «Di questo passo, forse già a settembre ci sarà bisogno di dragare nuovamente i fondali» è l’allarme lanciato da Costagliola e Leardi, sulla Vas e sul piano regolatore portuale non c’è più tempo da perdere».

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