Sarebbe pervenuta una sola offerta, in Camera di commercio, al bando per l’istituzione di un collegamento marittimo estivo tra Pescara e l’altra sponda dell’Adriatico. Voci di corridoio dicono che si tratterebbe della Snav, ma il presidente dell’ente camerale Daniele Becci non conferma e, anzi, invita ad avere pazienza per qualche altro giorno: «Le offerte possono pervenire anche oltre la data di scadenza, a far fede sarà il timbro postale. Aspettiamo e sapremo dire con certezza quante aziende si saranno fatte avanti. Per l’aggiudicazione saremo velocissimi». La Camera di commercio ha organizzato una cabina di regia, mettendo a disposizione risorse preziose, per ripristinare per un triennio un collegamento marittimo che ai tempi della nave Tiziano era un orgoglio cittadino. L’interesse della Snav non è mai mancato: fu l’allora sindaco D’Alfonso nei primi anni duemila a far riattivare il collegamento con Hvar e Spalato proprio grazie al Pescara Jet della compagnia dell’armatore sorrentino Gianluigi Aponte, mezzo poi sostituito con il più potente Croazia Jet in grado di trasportare anche vetture oltre ai passeggeri. Impegno vanificato nel momento in cui il mancato dragaggio, protrattosi per anni, ha determinato l’insabbiamento e quindi la chiusura del porto. Memorabile lo sfogo del comandante della Snav, Raffaele Aiello, all’indirizzo degli amministratori pescaresi e abruzzesi. Ora che il sospirato (e costosissimo) dragaggio è stato effettuato - pur tra inchieste, contestazioni e timori di clamorose ricadute - la politica e l’imprenditoria, marittima e turistica, sperano in un recupero del tempo perduto.