Annunciato un collegamento video con Berlusconi per i prossimi giorni
Il Consiglio regionale è stato convocato per venerdì 9 maggio alle 10 all'Aquila per l’ultima seduta della legislatura. All'esame i progetti di legge sulle modifiche alla normativa sull'attività venatoria e a quella di riordino delle Ipab. In discussione anche la norma per la tutela del cane da pastore abruzzese da lavoro e le norme per l'applicare le sanzioni amministrative in materia sanitaria. L'Assemblea dovrà inoltre esaminare il regolamento per la gestione faunistico-venatoria degli ungulati e il provvedimento di modifica al piano demaniale marittimo. Il tema più delicato resta il regolamento faunistico. Nelle scorse settimane ci sono state forte polemiche per questo regolamento che aprirebbe anche alla caccia regolamentata di cervi e caprioli, oltre alla caccia del cinghiale. Attesa per le iniziative degli animalisti.di Antonio De Frenza w PESCARA Forza Italia sembrava spaesata e assente sulla piazza elettorale. Ieri Gianni Chiodi, candidato presidente del centrodestra, ha voluto dimostrare che il clima è cambiato. Con i candidati forzisti in Regione ha mostrato sicurezza («Forza Italia è una corazzata, ci sono candidati che da soli prendono i voti di due liste civetta del centrosinistra»); a Luciano D’Alfonso ha mandato messaggi non proprio allusivi («Lui i sondaggi li conosce come noi, sa che perderà e per questo è molto nervoso e cerca di trasmettere in maniera ostentata e vanitosa la certezza di un risultato, ma lui sa bene che non è così»); ha invece liquidato il terzo incomodo, il Movimento 5 Stelle: «Grillo un po’ di gente la attira nelle piazze. Sinceramente un suo spettacolo andrei anche io a vederlo. Ma non dà soluzioni neanche a pagarlo. I cittadini non metteranno la regione in mano a degli improvvisatori». C’era folla nel comitato elettorale di Chiodi, a Pescara, per la presentazione delle liste di Forza Italia. Con Chiodi c’erano il coordinatore Fi e candidato Nazario Pagano, il candidato abruzzese alle europee Jonny D’Andrea, il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, candidato per il secondo mandato. Dodici, in tutto, le donne presenti nelle liste, il 40% dei 29 candidati. Diversi i componenti dell'esecutivo Chiodi e gli uscenti del consiglio regionale in carica inseriti nelle quattro liste circoscrizionali. In corsa c’è anche Gaetano Vallescura, ex sindaco di Silvi e candidato nella circoscrizione Teramo, ieri protagonista di un effervescente intervento con maglietta e slogan urlato: «Leone d’Abruzzo, vota Vallescura!» La preoccupazione di Chiodi è di smontare le parole d’ordine del suo avversario più temibile, D’Alfonso: «Non mi piace la politica fatta di slogan», ha spiegato, «soprattutto se gli slogan non vogliono dire niente. Noi non vogliamo un Abruzzo “facile”, ma vogliamo un Abruzzo che sia competitivo. Così come non vogliamo un Abruzzo “veloce”, che nulla vuol dire, ma vogliamo una regione che sia moderna. Non vogliamo una regione “premurosa”, che non vuol dire niente, ma vogliamo un Abruzzo che sia coraggioso nel dire no ai poteri forti, ai privilegi e agli sprechi e se questo vuol dire essere scortato (il governatore è sotto scorta da quasi un mese ndr) va bene così. Una cosa è certa: quei tempi non torneranno». «Vogliamo una regione moderna», ha aggiunto Chiodi, «competitiva e coraggiosa e i nostri sono fatti, non semplici promesse. Noi siamo liberi e proprio per questo vinceremo le elezioni». Il governatore ha poi annunciato che Berlusconi non verrà in Abruzzo per la campagna elettorale, ma «apparirà in collegamento video, a meno che i giudici non glielo neghino». Occasione e data sono ancora da definire. Nel presentare i candidati, il coordinatore regionale del partito Pagano si è detto convinto che «ciò che di buono Forza Italia ha fatto in questi cinque anni ci porterà ad ottenere un risultato straordinario; siamo i più titolati ad interpretare un nuovo modo di fare politica». Mascia ha parlato di «entusiasmo, partecipazione e passione registrati in campagna elettorale», elementi che «ci devono far ben sperare».