Ben 17 linee di superficie tagliate, 7 modificate e altre potenziate, da lunedì 12 maggio. Parte da qui, dalla riorganizzazione del quadrante Est di Roma la lunga dieta dimagrante del trasporto pubblico capitolino. Riordino che culminerà il 1 luglio con l’entrata in vigore del nuovo contratto di servizio fra Atac e Roma Capitale. Tutto questo mentre quasi 1000 lavoratori del comparto, fra impiegati Atac, autisti di Roma Tpl e addetti alle pulizie ad oggi rischiano il licenziamento.
LINEE SOPPRESSE
Il primo risultato del monitoraggio di oltre 300 linee operato insieme ai Municipi, come svelato ieri dall’assessore capitolino Guido Improta a Il Tempo, ha portato Atac a fare a meno di 6 linee «storiche» del quadrante Est. In primis 112 (Preneste-Longoni) e 312 (Preneste-Piovanelli), che saranno sopperite dal 313 e dal potenziamento di 314 e 541 (deviato verso Prenestina Fs) sulle direttrici Prenestina e Collatina. Via anche il 442 (S.M. Soccorso-Salviati) con maggiore affluenza di 409, 450 e 437. Salta poi il 491 (Tiburtina-Flaminio), che si sovrapponeva a 490, 495 e 61. Era diventato inutile anche il 565 (Quarticciolo-Tor Tre Teste), al cui taglio sopperisce il potenziamento del 556 (Centocelle-Tobagi). Infine, spostandosi più al Centro, non si dovrebbe sentire la mancanza del 175 (Partigiani-Termini) che doppiava la Metro B e il Tram 3: al suo posto, più bus sull’85 (Travertino-Termini). Modifiche poi sullo 042, che sarà limitata a San Vittorino e sullo 075 (Rebibbia-Lunghezza), che invece di passare per Tor Cervara farà la Togliatti; il 448 la sera finirà alle 21 e il 556 allungherà verso via di Tor Tre Teste. Il 75, infine, arriverà a Piazza Indipendenza invece che a via XX Settembre. Via, altre 11 linee «per scarsissima frequentazione da parte degli utenti». E’ il caso dello 072 (America-Carucci), del 121 (Ostiense-Trastevere) e del 122 (Circo Massimo-Trastevere), opper del 140 (Batteria Nomentana-XX Settembre). Inutile anche il 200D (Mancini-Prima Porta), anche se l’alternativa della Ferrovia Roma Nord non convince moltissimo. Se ne vanno il 291 (Lepanto-Clodio), il 330 (Rebibbia-Majetti), il 496 (Valle Aurelia-Clodio), il 553 (Telese-Tribuni), il 770 (Circolare Ostiense) e il 925 (Malagrotta-Casalotti).
PROSSIMI STEP
L’intento è quello di concludere la riorganizzazione entro l’estate: il prossimo mese toccherà alla zona di Roma Nord (depositi Portonaccio-Grottarossa), poi via di seguito Roma Ovest (Litorale-Magliana-Acilia) e quindi Roma Sud (Tor Vergata-Appia). Nel frattempo verranno anche soppresse le «fermate inutili». In totale, l’obiettivo è quello di abbassare i chilometri annui da 120 milioni a 101 milioni (oggi ne vengono percorsi realmente 109 milioni).
Non c’è solo la partita della riorganizzazione delle linee. Sul piatto, infatti, anche i 323 esuberi di altrettanti dipendenti amministrativi di Atac, del cui destino ad oggi Improta non ha ancora iniziato a parlare con i sindacati. Lunedì poi verrà ricevuta in Commissione Mobilità una delegazione dei 310 addetti alle pulizie colpiti dalla procedura di licenziamento avviata da Manutencoop e Multiservizi. Come se non bastasse, c’è il paventato taglio dai 6,8 milioni (il 10%) al contratto di servizio per Roma Tpl, il consorzio privato che gestisce le linee periferiche e notturne: i vertici dell’azienda risponderanno con la messa in esubero di 300 dipendenti.
CONTRATTO DI SERVIZIO E GOVERNANCE
Tutto questo, se il contratto di servizio verrà chiuso a 423 milioni, confermando quello attuale. Infatti, per ora il bilancio prevede solo 352 milioni e Improta sta cercando di trattare con la Regione Lazio per gli altri 70 milioni. Altrimenti ci saranno ulteriori tagli.