Non si placa la polemica politica sul porto dopo che l'ufficio di presidenza del consiglio comunale - il candidato sindaco Roberto De Camillis e i vice Di Nisio e Caroli - ha deciso di non convocare la seduta straordinaria dell'assemblea per la ratifica della Vas. Il capogruppo Pd Moreno Di Pietrantonio ha strigliato De Camillis e Di Nisio con una nota: «Questo consiglio comunale, che riteniamo assolutamente urgente per evitare di perdere i finanziamenti, è un atto dovuto alla città». In sintonia anche il candidato sindaco Guerino Testa e Massimo Pastore di Ncd. Il candidato sindaco del centrosinistra, Marco Alessandrini, ha rincarato la dose: «La politica che decide di non decidere non mi piace, il porto è strategico per la città e certe scelte vanno prese, altrimenti noi amministratori che ci stiamo a fare?».
La lista civica La grande Pescara ha aggiunto la sua voce ieri in una conferenza stampa. «È inaccettabile che sia stato bloccato il consiglio del 16 maggio, così come è inaccettabile che alcune forze politiche, fra tutte il Movimento 5 Stelle, continuino a criticare un piano che, seppure migliorabile, potrebbe finalmente far ripartire l'economia pescarese - ha esordito il candidato sindaco Alessio Di Carlo -. Con la ratifica della Vas si sarebbe aggiunto un altro tassello al tortuoso iter del piano portuale. Invece si cerca di rimettere tutto in discussione, bloccando lo sviluppo della città». Secondo Di Carlo e la presidentessa del comitato Fiammetta Trisi il consiglio dev’essere convocato subito, e non rimandato alla prossima consiliatura, e la seduta dovrebbe anche essere a porte aperte. «Non c'è motivo per cui i cittadini non debbano seguire il dibattito - ha aggiunto Di Carlo -. Interpellerò la Corte dei conti per capire come mai i benefici del dragaggio, costato 13 milioni, siano durati meno di due mesi». Di Carlo ha anche attaccato il progetto dell'ingegner Polacco, presentato nei giorni scorsi dal M5S come valida alternativa al costoso piano portuale in ballo, spiegando che «quella soluzione aumenterebbe l'effetto insabbiamento fondali». Di opinione diversa Massimo Melizzi, candidato 5 stelle al consiglio regionale: «Non siamo il partito del no e non vogliamo sposare a tutti i costi quel progetto, ma riteniamo che possa essere valutato. Temiamo che dietro alla sua frettolosa approvazione si nascondano forti interessi politici. Questa amministrazione è terminata e non pensiamo sia opportuno che prenda oggi una decisione così importante per Pescara.».