La compagnia incassa 200 mila euro di finanziamento e apre le prenotazioni da Pescara per Hvar e Spalato
PESCARA La Camera di commercio dice il 19 luglio prossimo. La Snav dice il 26 e le pubblicità sono già pronte. Data a parte, per ora, la certezza è che ripartirà il collegamento tra Pescara, l’isola di Hvar con attracco a Stari Grad e Spalato. Dopo tre anni di stop, causa mancato dragaggio del porto, il catamarano della compagnia di navigazione di Napoli tornerà a fare la spola tra Abruzzo e Croazia, dal 26 luglio fino al 30 agosto prossimo: in base alle prime immagini promozionali, il fast ferry non si chiamerà più Pescara jet ma Croazia jet. Dopo la figuraccia del 2011 con il collegamento da Pescara cancellato all’ultimo minuto per i fondali del porto troppo bassi e spostato a Ortona, più altri due anni di punizione con l’Abruzzo tagliato fuori dalla mappa del turismo dell’Adriatico, la Snav torna a fidarsi: ma sul ripristino dei viaggi hanno inciso anche i 200 mila euro di finanziamento in tre anni messi sul piatto dalla Camera di commercio. «Una cifra come start-up necessaria a far ripartire il collegamento», spiega il presidente Daniele Becci, «e ridare movimento al porto che per troppo tempo è stato desertificato. Come Camera di commercio abbiamo lanciato una manifestazione d’interesse e l’unica risposta è arrivata dalla Snav, una grande impresa sinonimo di garanzia. Abbiamo già sentito l’amministratore delegato della compagnia, Raffaele Aiello, che martedì prossimo sarà a Pescara per fornirci i dettagli del programma». Per due anni, sulla banchina del porto, al posto dei turisti e dei mezzi diretti in Croazia sono arrivate le giostre del luna park. Adesso, brucomela e autoscontro dovranno trovare un altro posto e torneranno utili anche i cartelli sull’asse attrezzato con su scritto Split, il nome della capitale croata vicina a Medjugorje e Mostar: segnali che per gli operatori del turismo sono stati una beffa lunga tre anni. Sono i numeri a dire che il turismo verso la Croazia è una boccata di ossigeno per la città: l’ultimo viaggio del Pescara jet risale a 4 anni fa e, nei 38 giorni di viaggi, 24 mila passeggeri, con 4.750 mezzi, hanno fatto la spola con la Croazia. In 7 anni di vacanze, 500 mila turisti sono passati a Pescara lasciando soldi a bar, ristoranti, hotel e negozi. «La ripartenza del collegamento», dice Becci, «è un segnale importante per la nostra città: così saranno incentivati gli affari delle attività turistiche e commerciali. È un’economia che vogliamo spingere affinché riparta davvero». La stazione marittima, però, è diventata un luogo fantasma tra piante secche, insegne per gli imbarchi abbattute, relitti e rampe costate più di 200 mila euro abbandonati. Ci sono quasi due mesi prima dell’arrivo dei turisti per cambiare faccia a un posto che cade a pezzi: «La stazione marittima è stata abbandonata dalla Provincia e ripresa dalla Camera di commercio», dice Becci, «noi ci impegneremo per ridare dignità al porto: per ora, siamo soddisfatti che una grande azienda sia tornata a scommettere su Pescara dopo i guai del passato».
Le reazioni, Mascia: «Il ritorno è merito nostro»
«Siamo soddisfatti per l’annuncio della Camera di commercio ma è stata proprio l’amministrazione comunale a riallacciare i rapporti con la Snav, fiduciosi dell’esito positivo del dragaggio e riuscendo a suscitare l'interesse della stessa compagna navale sullo scalo pescarese». Lo affermano il sindaco Luigi Albore Mascia e il vice Berardino Fiorilli: «La nostra amministrazione già in passato, nonostante le alterne vicende del porto, ha saputo ricucire un rapporto di fiducia con la Snav, basato sulla collaborazione reciproca e istituzionale e sulla massima trasparenza». «Un risultato in cui ho sempre creduto, fin dal momento in cui ho accettato l’incarico di commissario del dragaggio», dice Guerino Testa, candidato sindaco, «penso che si debba lavorare quotidianamente sulle potenzialità del porto. Mi auguro che la ripresa dei collegamenti significhi anche rilancio del settore turistico».