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Data: 15/05/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Aeroporto dei Parchi no al ricorso al Tar. I trentacinque assunti non saranno pagati con Lavorare in Abruzzo 3

Lo scalo dei parchi andrà avanti con le proprie gambe e i 35 lavoratori assunti non saranno pagati con i fondi del bando regionale Lavorare in Abruzzo 3 la cui assegnazione è stata revocata, ma con i fondi della Xpress. L’amministratore dello scalo aquilano, Giuseppe Musarella, non ha intenzione di impugnare il bando ricorrendo al Tar, piuttosto assapora l’idea della richiesta di un risarcimento danni alla Regione. In un primo momento Musarella aveva esternato la possibilità di ricorrere al Tar per recuperare i 50 mila euro di fideiussione versati, dopo la revoca da parte dell’amministrazione regionale del finanziamento di 600 mila euro del bando Lavorare in Abruzzo. «Non impugneremo il bando perché non ci interessa più. Stiamo, infatti, cercando di recuperare in via ordinaria i costi sostenuti con una richiesta di risarcimento danni nei confronti della Regione», ha spiegato Musarella. Al momento i 35 lavoratori assunti sono impegnati all’aeroporto dei Parchi nelle mansioni di ausiliari anticendio, operatori aeroportuali, amministrativi, addetti al marketing, contabili e magazzinieri. In realtà il bando avrebbe finanziato l’assunzione di 60 unità. Musarella esprime ottimismo circa il primo volo L’Aquila-Milano, fissato per il 26 maggio e riguardo la vendita dei biglietti che, assicura, «è già partita, non conosco in numeri esatti perché sono dati della compagnia, ma so con certezza che le vendite stanno andando bene». Il direttore del marketing, Ignazio Chiaramonte, non esclude la possibilità di attivare altre rotte prima dell’estate. L’amministratore unico della Xpress, dopo il travagliato iter iniziale dell’aeroporto, ci tiene a togliersi qualche sassolino dalla scarpa e lancia un affondo diretto al direttore della Camera di Commercio, Lorenzo Santilli, reo secondo lui di essersi completamente disinteressato dello scalo in questi mesi. «Ci siamo sentiti abbandonati dalla Camera di commercio che è l’ente che si occupa della promozione del territorio e invece speravamo in un rapporto diretto con loro - specifica -. Abbiamo colloquiato con enti, associazioni e Comuni del territorio, sempre con successo, ma mai con loro». Per l’estate si conta di avviare un processo di incoming attraverso la collaborazione di tour operator che intendono approdare in Abruzzo.

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