«Il bando della Camera di commercio di Pescara che ha consentito la riattivazione dei collegamenti tra l'Abruzzo e la Croazia è un’ulteriore testimonianza della capacità del sistema camerale di offrire risposte alle esigenze dell'economia locale». Lo ha dichiarato Bruno Santori, imprenditore marittimo e vice presidente della Camera di commercio di Pescara all’indomani della certezza della ripresa, a fine luglio, del collegamento tra Pescara e Hvar-Spalato. Dichiarazione, la sua, in risposta a Luigi Albore Mascia che s’era assegnato una quota parte del merito del ritorno del catamarano (Guarda il servizio). Concetto che il sindaco ha ribadito ieri in Confindustria al confronto tra candidati sindaco: «E’ certo grazie all’investimento della Camera di commercio se quest’estate riavremo i collegamenti marittimi con la Croazia, ma anch’io ho fatto la mia parte andando a Napoli per riallacciare rapporti con la Snav» ha detto Mascia e in Camera di commercio non l’hanno presa benissimo, specie in piena campagna elettorale.
Il presidente Daniele Becci, presente ieri nella sala di Confindustria, ha frenato la reazione emotiva limitandosi a uno stizzito «No comment». A parlare è stato dunque Santori, che ha rivendicato la regia dell’operazione a nome dell’ente di via Conte di Ruvo. «Come d’altronde testimonia il recente sondaggio di un settimanale - ha aggiunto Santori - per l'81% delle imprese intervistate il sistema delle Camere di commercio è il più vicino al mondo economico. Non a caso i vertici degli enti camerali sono espressione del mondo economico e tale capacità di risposta è data dalla profonda conoscenza dei problemi in questione».
Santori ha fatto sentire ieri la sua voce critica anche riguardo all’ex Cofa e al fallimento dell’acquisizione dell’area da parte dell’ente camerale: la maggioranza, affondata dall’ostruzionismo dell’opposizione, non è stata in grado di far approvare la delibera in Consiglio comunale. «Il Cofa è futuro o non c’è futuro, non si può continuare a girare intorno ai problemi, dateci uno strumento per decidere come votare il 25 maggio» ha detto Santori. Il quale in tema di Tasi ha tirato un’ultima frecciata al sindaco Mascia: «Il porto turistico paga centomila euro di tassa sui rifiuti ma deve provvedere in proprio alla pulizia delle banchine, è mai possibile questo?».