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Pescara, 24/11/2024
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16/05/2014
Prima da Noi
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Aeroporto d’Abruzzo, allarme Filt Cgil: «Enav ha previsto il declassamento dal 1° giugno, Regione intervenga». Rolandi: «Chiodi intervenga immediatamente sul ministro Lupi»
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ABRUZZO. Il futuro dell’aeroporto d'Abruzzo rischia di essere gravemente compromesso dal recente piano predisposto dall’Enav (Ente nazionale di assistenza al volo). Filt Cgil in allarme e il segretario regionale Franco Rolandi chiede l’intervento immediato della politica regionale per fare pressing sul ministro ed evitare «questo ennesimo scippo». Il piano prevede per lo scalo regionale il declassamento tra gli aeroporti di categoria minore, smentendo di fatto il ministro per le infrastrutture e trasporti, Maurizio Lupi che nel nuovo Piano nazionale degli aeroporti, varato pochi mesi fa, aveva inserito e confermato l'aeroporto di Pescara tra i ventisei scali di interesse nazionale. «Con il declassamento che Enav ha previsto sin dal prossimo 1° giugno», fa notare Rolandi, «si ripresenterebbe lo scenario della chiusura notturna dello scalo, con la riduzione di orario di servizio da H24 ad H16, nonché una riduzione dei servizi di manutenzione degli impianti tecnologici previsti per i servizi di assistenza alla navigazione aerea». Una riduzione di orario, sottolinea il sindacato, che penalizzerebbe in maniera irreversibile le potenzialità dell’aeroporto, in quanto renderebbe impossibile per la Saga tentare di investire nel traffico merci, la cui movimentazione avviene prevalentemente di notte. «Salterebbero ovviamente», sottolinea Rolandi, «anche alcuni voli passeggeri i cui orari di partenza ed arrivo sono attualmente collocati nella fascia di chiusura ipotizzata dall'Enav». Solo qualche giorno fa la Saga aveva annunciato che lo scalo abruzzese continuerà anche per il futuro ad essere oggetto di interesse ed investimenti da parte del colosso dei vettori low-cost Ryanair. Una notizia sicuramente positiva anche se la Filt Cgil ha da sempre sottolineato l'«inopportunità» di essere legati ad un solo vettore, «seppur affidabile come Ryanair», ma che rappresenta in definitiva, l’unica risorsa dell’aeroporto e, come tale, porrà sempre la SAGA in condizioni di precarietà. «E' infatti il caso di ricordare», sottolinea Rolandi, «che negli ultimi anni è stato sostanzialmente azzerata la movimentazione sullo scalo per quanto attiene il settore delle merci. E' inoltre venuta a mancare la possibilità di investire nella manutenzione tecnica degli aeromobili, dopo la dolorosa fine del servizio di manutenzione che le professionalità di Airone-Technic assicuravano prima della fusione Alitalia-Airone, e che adesso vede solo un hangar tecnologicamente all’avanguardia ma completamente inutilizzato». «La politica regionale», chiude Rolandi, «deve immediatamente intervenire sul ministro Lupo per impedire il progetto di declassamento dell’aeroporto, consentendo alla regione Abruzzo di poter investire pienamente in una risorsa importante per il suo territorio e per la sua economia».
Intanto il deputato di Sel, Gianni Melilla, ha presentato una interrogazione parlamentare per chiedere quali siano le effettive intenzioni del Governo rispetto allo scalo di Pescara; se sia ancora valida la scelta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di classificazione dell'Aeroporto di Pescara tra i 26 scali nazionali; quale coerenza esista tra il Piano dell'ENAV e quello del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Intanto il deputato di Sel, Gianni Melilla, ha presentato una interrogazione parlamentare per chiedere quali siano le effettive intenzioni del Governo rispetto allo scalo di Pescara; se sia ancora valida la scelta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di classificazione dell'Aeroporto di Pescara tra i 26 scali nazionali; quale coerenza esista tra il Piano dell'ENAV e quello del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
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