AVEZZANO Proseguono con celerità i lavori sulla ferrovia Avezzano-Sora-Roccasecca. Un anno fa era ancora in corso la battaglia del comitato guidato da Emilio Cancelli e Rosaria Villa, per sensibilizzare le popolazione di Frusinate e Valle Roveto e salvare la ferrovia. Oggi, fortunatamente, un grande passo avanti con i lavori in corso lungo la linea. E, soprattutto, a buon punto. Iniziati qualche settimana fa, i mezzi della ditta Sal.Ces, Spa di Roma, stanno procedendo senza sosta per arrivare alla riapertura della linea perlomeno nel prossimo mese di settembre. I mezzi si trovano già a Civitella Roveto e la prossima settimana punteranno decisamente verso Capistrello. Si stanno togliendo traversine e strada ferrata per sostituire i materiali ma man mano si va sostituendo anche il materiale di servizio della linea Avezzano-Roccasecca come quello che regola scambi e passaggi a livello. Ci si augura che vengano progressivamente sostituiti anche i treni con vetture più moderne e confortevoli. Ripristinare la funzionalità di questa linea significa restituire mobilità ad una vasta zona di Abruzzo e Lazio, fatta principalmente di pendolari, sia studenti che lavoratori, diretti ad Avezzano e a Roma. Il Comitato «Salviamo la Ferrovia Avezzano Roccasecca», dopo l’incontro con i candidati presidenti della Regione del 5 aprile scorso, hanno monitorato la situazione ed ora, sia sulle pagine dei socal network, sia con la comunicazione tradizionale, stanno chiedendo a tutti gli utenti di fornire suggerimenti sull’orario dei convogli da poter poi proporre alle ferrovie. Ferrvie che, dal canto loro, confermano per settembre la data di riapertura della Avezzano-Sora-Roccasecca. Intanto, però, bisogna registrare anche qualche notizia negativa. Si tratta di coloro che sono nteressati al ferro da rivendere al più che remunerativo mercato clandestino. Nelle notti scorse, infatti, sono stati compiuti dei furti di materale che era stato appenta tolto dalla linea per essere sostituito. Si tartta, ovviamente, di pezzi di strada ferrata e di altri strumenti in ferro che dovevano essere portati via per lo smaltimento. Sullla questione, ora, è intervenuta la Polfer di Avezzan che, col comandante Nicola Cardarelli, ha effettuato dei rilievi e sta cercando elementi per risalire ai ladri di ferro.