Via libera del consiglio dei ministri alla vendita del 40% di Poste Italiane e del 49% di Enav. Nel capitale di queste società lo Stato conserva la maggioranza attraverso il ministero dell’Economia. La cessione sul mercato di azioni di Poste Italiane, che potrà essere effettuata anche in piu’ fasi, prevede un’offerta pubblica di vendita rivolta al pubblico dei risparmiatori in Italia e a investitori istituzionali italiani e internazionali. I dipendenti delle Poste beneficeranno di forme di incentivazione all’investimento, come previsto dal decreto messo a punto dal governo.
Per quanto riguarda Enav, l’Ente nazionale assitenza al volo, viene assicurata «la massima flessibilità al ministero dell’Economia nel processo di vendita», secondo quanto si legge in una nota. Lo schema di decreto prevede che l’operazione possa essere effettuata anche in piu’ fasi, ricorrendo, anche congiuntamente, a un’offerta pubblica di vendita e a una trattativa diretta. Anche per Enav sono previsti incentivi per i dipendenti.
Poste ha chiuso il 2013 con ricavi in crescita a 26,2 miliardi e un utile operativo di 1.400 milioni (1.382 l’anno precedente), risultati ai quali hanno contribuito i nuovi servizi finanziari, e assicurativi . Il rilancio del gruppo è stato premiato su «Fortune» dove l’azienda figura come l’unica italiana nella classifica 2014 della «World’s Most Admired Companies», la graduatoria che misura la reputazione internazionale La governance della societa’ e’ stata rinnovata il 7 maggio scorso, su indicazione dell’azionista Tesoro, che ha chiamato alla guida Francesco Caio e alla presidenza Luisa Todini.