CHIETI C’è anche l’Arpa nel tritacarne elettorale. Il centrosinistra valida la tesi dei sindacati dei trasporti che paventano un buco da 40 milioni finito nelle more della mai messa in atto riforma dell’azienda unica da parte dell’amministrazione regionale uscente. Il centrodestra ha già spiegato più volte che c’è un bilancio in rosso di 5 milioni di euro dovuto all’ammodernamento del parco mezzi vetusto: da una anzianità media dei veicoli di 20 anni si passa a una di undici. Anche la materia del trasporto pubblico diventa una tela molto elastica come la sanità, capace di accogliere le più gravi inefficienze oppure di registrare il più grande miracolo di risanamento di bilancio secondo i punti di vista.
Nel frattempo, sono scese in campo anche le Rsa, le rappresentanze sindacali dell’azienda che affiancano quelle di categoria. Qualche giorno fa la riunione di tutti i rappresentanti ha decretato il primo provvedimento che alza l’asticella dopo tutte le parole corse lungo le strade: «I lavoratori hanno deciso - si legge in una nota diramata ieri - la sospensione delle prestazioni straordinarie a partire da giovedì 29 maggio.
«Per questo, in una lettera inviata ai Prefetti si chiede un immediato confronto per il proprio territorio di competenza, allo scopo di evitare gravi e ulteriori danni ai pendolari ai lavoratori, agli studenti e a tutti gli utenti del trasporto pubblico».
Poi le Rsa toccano il tasto del bilancio in rosso, dei crediti che l’azienda vanta nei confronti dei 39 milioni di euro nei confronti del suo maggiore azionista, la Regione. «Per questo chiediamo un immediato impegno al nuovo governatore della Regione. Sul fronte dell’organico - si legge ancora nel comunicato stampa - c’è un costante ed esasperato ricorso al lavoro straordinario che per evitare l’interruzione dei servizi, supera ogni limite legale e vede troppo spesso gli autisti impegnati su due turni di lavoro al giorno con ovvie difficoltà». I problemi sono anche in officina: «Ci sono carenze anche nel personale che si occupa delle manutenzioni e questo incide negativamente anche sulla qualità».