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Pescara, 24/11/2024
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Data: 18/05/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Sit-in per bloccare il cantiere di Filò in Strada parco. Accanto alle transenne la protesta delle associazioni «Sperpero di denaro per un’opera che non sarà realizzata»

PESCARA I primi ponteggi mobili, all’altezza degli incroci della strada parco, sono già in piedi. La Balfour Beatty, ditta vincitrice dell’appalto della filovia da 31 milioni di euro, ha fretta di cominciare l’elettrificazione dei 4 chilometri dell’ex tracciato ferroviario Pescara-Penne. La tesatura, così come si chiama in gergo tecnico l’operazione di stesura e fissaggio dei fili elettrici, è stata programmata lunedì mattina tra le polemiche dei residenti, che si troveranno imprigionati tra i cantieri, di alcune associazioni civiche, che da sempre si sono opposte alla realizzazione del filobus, e dello stesso sindaco Luigi Albore Mascia, che aveva chiesto di interrompere i lavori in attesa della sentenza del Tar sulle prescrizioni del comitato regionale Via. «Non possiamo perdere altro tempo: il primo cittadino deve firmare un’ordinanza immediata per bloccare i lavori»,, sollecita Loredana Di Paola, attivista del Wwf e candidata sindaco con la lista L’Altra Città, «perché non ci sono le condizioni per eseguire la tesatura dei cavi. Abbiamo verificato i precedenti e ci risulta che bloccare l’opera è nelle prerogative di Mascia». Ieri mattina, accanto alle transenne sistemate tra viale Muzii e la Strada parco, si sono riunite decine di cittadini che fanno parte delle associazioni Wwf, Carrozzine determinate, Comitato No filovia, Comitato utenti strada parco e Pescara bici. La preoccupazione comune è di trovarsi, la settimana prossima, imprigionati tra i cantieri, con la strada parco e i suoi accessi chiusi anche al passaggio di biciclette e pedoni. Infatti il piano operativo di sicurezza, presentato al Comune dalla Gtm, stazione appaltante del cosiddetto impianto di trasporto pubblico elettrificato a tecnologia innovativa che dovrebbe collegare Pescara con Montesilvano, non tiene conto dei 13 cancelli sul lato monte e dei 12 sul lato mare che si trovano lungo il tracciato. E per questa ragione il sindaco Mascia ha diffidato la Gtm e la Balfour Beatty. Come risulta dai documenti dell’appalto, l’elettrificazione dei 4 chilometri della strada parco, da viale Muzii alle Naiadi, costa complessivamente 4 milioni di euro. A Montesilvano, invece, come ha spiegato la Gtm nei giorni scorsi, si procederà prima al rifacimento dell’asfalto e successivamente alla tesatura. «Non capiamo», prosegue Maurizio Biondi, presidente del Comitato utenti Strada parco, «perché si voglia bloccare a tutti i costi una parte cospicua del finanziamento, realizzando una tesatura incompleta, visto che dovrà fermarsi a Montesilvano per eseguire i lavori sulla strada». Tra le altre ragioni che spingono i cittadini ad opporsi ai lavori, c’è il mancato rispetto delle norme sull’abbattimento delle barriere architettoniche. A rappresentare i disabili in carrozzina, ieri mattina, c’era Claudio Ferrante dell’associazione Carrozzine determinate. «Questo è il solito progetto all’italiana», sbotta Ferrante, «nessuno ci ha fatto vedere il piano di variante all’abbattimento delle barriere architettoniche. Non è concepibile sperperare del denaro pubblico per un’opera che non sarà mai realizzata dato che il Tar quasi sicuramente boccerà i lavori».

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