PESCARA «Siamo molto preoccupati sul futuro dell’Abruzzo». Maurizio Spina, segretario Cisl sintetizza così lo stato d’amino dei sindacati alla vigilia del voto regionale. Dove si intrecciano due temi cruciali: «L’obiettivo lavoro», come lo chiama Gianni Di Cesare (Cgil) e, aggiunge Roberto Campo (Uil), i «piani operativi regionali per i fondi europei 2014-20», i cui termini di presentazione scadono a luglio. Da qui l’appello dei sindacati ai candidati presidenti della regione ad «affrontare subito l'urgenza di lavoro e creare lavoro per i giovani, investendo nei settori produttivi, nei servizi, nel sociale, in ambiente e cultura, attuando politiche capaci di attrarre investimenti nella nostra terra». Cgil, Cisl e Uil, hanno presentato agli aspiranti governatori un documento contenente le proposte per lo sviluppo e il futuro dell'Abruzzo, illustrate ieri in unaconferenza stampa in Provincia a Pescara. I sindacati hanno già inviato il documento ai candidati, invitandoli anche ad un confronto prima del voto del 25 maggio. «L'Abruzzo» hanno affermato i segretari «ha bisogno di una nuova governance, di grande responsabilità e di un'efficace politica riformatrice». Punto di partenza, nel documento delle tre sigle, sono i dati economici: pil crollato dell'8% dal 2008, meno 30mila posti di lavoro negli ultimi sei anni, aumento delle ore autorizzate di cassa integrazione passate dai 32 milioni del 2012 ai 37 milioni del 2013 ed esportazioni in forte rallentamento. Secondo Cgil, Cisl e Uil «le riforme da avviare in Abruzzo hanno come obiettivo quello di creare lo sviluppo per un lavoro stabile e diffuso. La Regione, si legge nel documento, ha l'obbligo di regolamentare, in modo affidabile, stabile e programmato tutti gli interventi a sostegno dell'occupazione. Va varato subito, un pacchetto urgente di interventi, con adeguate coperture finanziarie». Per i sindacati «l'Abruzzo disegna il suo futuro in quanto Regione Europea» e in tal senso si pongono i progetti della Macro Regione Adriatica-Ionica e la proposta di inserimento della Civitavecchia-Roma-Abruzzo-Ploce nei corridoi europei. È inoltre necessario un «riassetto istituzionale del territorio regionale», per assicurare una gestione associata di servizi e funzioni comunali, garantendo i servizi essenziali ai cittadini; in altre parole la regione deve essere un «sistema in rete». Dal punto di vista della qualità ambientale e del turismo «va affrontata l'emergenza ambientale e l'emergenza sociale in quei territori coinvolti nei fenomeni di disastri ecologici». Per i sindacati bisogna sviluppare una seconda industria, a respiro europeo, che «renda fruibile il patrimonio naturale e culturale, collegandolo con un'attività turistica strutturata».